2 Giugno: la festa della Repubblica
Il 2 e 3 giugno 1946, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, si tenne un referendum per la prima volta a suffragio universale in cui gli italiani vennero chiamati a scegliere tra monarchia e repubblica. Vinse la Repubblica con il 54,3 per cento dei voti contro il 45,7 per cento della Monarchia e da allora il 2 giugno si festeggia questa ricorrenza. In realtà non tutti ricordano che per un certo periodo la Festa è stata spostata. Ecco tutti i dettagli!
2 Giugno: chi ha ripristinato la festa
A causa della grave crisi economica che aveva colpito l’Italia negli anni 70, per contenere i costi statali e sociali, la Festa della Repubblica venne spostata alla prima domenica di giugno, così da evitare che ci fosse un giorno festivo in più. Nel 2001 però fu l’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a fargli abbandonare lo status di Festa mobile e di farlo tornare un giorno festivo a tutti gli effetti.
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2 Giugno: le dichiarazioni di Ciampi
“In tanti e con diverse intenzioni mi hanno domandato il perché di quella scelta: tirar fuori una data scivolata nel dimenticatoio del calendario civile. Sentivo di non poter tacere, come se avessi un appuntamento importante con la storia, un compito da svolgere anche in rappresentanza di chi non c’era più. Del resto sono nato a pochi anni dalla conclusione del primo conflitto mondiale e ho attraversato senza sconti tutto il periodo fascista. Non sono un guerrafondaio, e credo che la nostra Costituzione rappresenti una risposta compiuta agli orrori del Novecento, un tentativo di lasciare le guerre e la violenza fuori dall’orizzonte di chi è nato dopo”, aveva dichiarato lo stesso Ciampi nel 2016 a Repubblica.