Brutta sorpresa per una studentessa di Roma che, tra 8 e 9, si è trovata in pagella anche un 6 in condotta. Il motivo? I genitori non avevano pagato la multa per i danni dell’occupazione a cui la ragazza aveva preso parte lo scorso autunno.
Una studentessa di diciotto anni, iscritta al quarto anno di un liceo di Roma, ha avuto una brutta sorpresa al momento della consegna della pagella di fine anno. Nonostante i voti alti, quasi tutti 8 e 9, la giovane ha ottenuto solo un misero 6 in condotta, una valutazione che ha lasciato la famiglia senza parole. Il motivo del voto, riportato proprio accanto, è: “mancato assolvimento di quanto richiesto dal provvedimento disciplinare del consiglio d’istituto”.
La sanzione per l’occupazione scolastica
Lo scorso autunno la studentessa aveva partecipato per la prima volta a un’occupazione scolastica. Invece di sospenderla, il consiglio d’istituto aveva optato per un provvedimento alternativo: la ragazza avrebbe dovuto seguire un corso obbligatorio sulla Costituzione, partecipare al progetto “Colori” che promuove l’importanza dei beni comuni e pagare 20 euro per i danni che aveva subito l’istituto durante l’occupazione. Secondo quanto riportato dalla Repubblica, il padre della giovane avrebbe dimenticato di versare la somma prevista, causando così l’abbassamento del voto in condotta.
La reazione della madre
La madre della studentessa, che preferisce rimanere anonima, ha espresso la sua indignazione: “È assurdo che per il mancato pagamento di quella cifra mia figlia ne debba risentire così tanto”. La famiglia potrebbe ora richiedere un incontro con la presidenza per discutere la situazione e chiarire la posizione della ragazza, dato che, secondo loro, la giovane avrebbe completato tutte le parti del percorso educativo partecipando regolarmente sia al corso sulla Costituzione che al progetto “Colori”. Se fosse così, il consiglio d’istituto potrebbe dover rivedere la pagella in caso di errore materiale. La madre ha infatti sottolineato più volte l’impatto negativo di un sei in condotta su una studentessa che altrimenti avrebbe ottenuto voti eccellenti in tutte le altre materie.
Le normative scolastiche e la linea dura del Ministero
Lo scorso febbraio il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha inviato una circolare alle scuole riguardante le occupazioni studentesche, firmata dal capo dipartimento Carmela Palumbo. La circolare sottolinea come l’occupazione esponga gli studenti a possibili reati, incluso il danneggiamento di beni pubblici, che le scuole sono tenute a denunciare. Nella circolare viene anche richiesta l’applicazione delle misure disciplinari previste dai regolamenti degli istituti e la stima dei danni provocati da eventuali atti vandalici, con le spese di riparazione a carico degli studenti responsabili.
Molte scuole hanno adottato strategie per fronteggiare le occupazioni, mostrando disponibilità al dialogo e proponendo alternative come l’assemblea o la co-gestione. Tuttavia, non sempre tali strategie hanno avuto successo, anche a causa della presenza di soggetti esterni durante le occupazioni. Nel caso del liceo romano, il consiglio d’istituto aveva optato per un percorso educativo piuttosto che per una sospensione, ma il mancato completamento di uno degli elementi del provvedimento ha comportato un abbassamento del voto in condotta.