Affitti universitari: le città più care
Da tempo si parla degli affitti nelle grandi città italiane ormai alle stelle dopo la fine dell’emergenza sanitaria. Le tre metropoli che troviamo sul podio sono Milano, Bologna e Roma. A confermare che queste città sono quelle più care per quanto riguarda gli affitti universitari è una ricerca fatta da Immobiliare.it e Facile.it. Il capoluogo lombardo è quello con le cifre più alte: basti pensare che la media al mese per l’affitto di una stanza singola è di ben 628 euro. Secondo Immobiliare.it, sono più di 160 euro di differenza rispetto alle altre due città che si piazzano al secondo e al terzo posto: Bologna con 467 e Roma con 452 euro.
Affitti universitari: tutti i dati
Secondo Facile.it da aprile dello scorso anno ad oggi i prezzi sono aumentati dell’11 per cento. Una cifra davvero alta per un solo anno. Per quanto riguarda Milano la ricerca fa sapere anche quali sono i quartieri più esosi e in questo caso Quadronno e Guastalla, vicine alla Università privata Bocconi, che sfiorano i 25 euro al metro quadro. Gli incrementi più rilevanti sono stati invece nel quartiere di Città Studi e in zona Susa (+12,7 per cento). A livello nazionale sono sopra i 400 euro al mese gli affitti per una stanza anche a Firenze, Venezia, Modena e Verona. A terminare la top 10 troviamo Padova, Brescia e Napoli, in cui l’ultimo semestre c’è stato un aumento dell’11,9 per cento, arrivando alla somma di 380 euro.
Affitti universitari: cosa sta succedendo in Italia
Da ottobre 2022 a marzo 2023 i prezzi delle stanze sono saliti rispetto al semestre precedente. A Bari i costi sono passati da 288 a 367 euro al mese, con un +27,4 per cento. A seguire troviamo Palermo, dove si è passati da 245 a 307 euro, e Ferrara (358 euro, +21,5 per cento). Anche Perugia vede la spesa di 275 euro mensili attuali che sono frutto di un rialzo del 14,4 per cento. Restano stabili invece le situazioni a Trieste, Pisa e Siena, in cui si registra addirittura un calo dell’1,7 per cento. Il Governo è molto preoccupato per quanto sta accadendo, visto che il diritto allo studio è una priorità e queste cifre certamente non fanno bene a ragazzi che dovrebbero lasciare la casa dei propri genitori per studiare da fuori sede. Con le risorse della legge di bilancio e del Pnrr il ministero, che ha già dato vita a 8.581 posti letto aggiuntivi di cui 7.524 assegnati, promette in futuro ben 14mila nuovi posti letto.