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Affluenza al voto: le stime delle ultime Elezioni
Data la fiducia nettamente in calo nei confronti delle istituzioni politiche, in molti si domandano quale sarà l’affluenza al voto per quanto riguarda le Elezioni del prossimo 4 Marzo. Le previsioni non sono delle più rosee soprattutto se si fa riferimento ai dati storici in quanto è chiaro che le persone che vanno a votare sono in continuo calo da circa 25 anni. In particolare, per quanto riguarda le votazioni politiche del 2013, spicca come percentuale complessiva il 75,2% di elettori con un astensionismo che ha raggiunto livelli altissimi. La situazione è peggiorata anche in tutte le tornate elettorali successive al 2013: alle elezioni europee del 2014 l’affluenza è scesa di nove punti percentuali rispetto alle precedenti, nello stesso anno alle elezioni Regionali dell’Emilia Romagna hanno votato poco più di uno su tre degli aventi diritto e, per finire, lo scorso anno alle Regionali in Sicilia i votanti sono stati meno della metà della popolazione. Vediamo di saperne di più…
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Affluenza al voto Elezioni 2018: previsioni
La tendenza negativa registrata nelle ultime elezioni potrebbe addirittura peggiorare nelle votazioni del prossimo 4 Marzo. Secondo molti sondaggi, i votanti saranno molti di meno rispetto a quelli del 2013 quindi si scenderà di sicuro al di sotto del 75% complessivo. Analizzando le ultime stime alle urne dovrebbero esserci circa quattro milioni di italiani in meno rispetto ad allora, ma è bene prendere con le pinze tali dati in quanto potrebbero non corrispondere poi alla situazione reale.
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Affluenza al voto Elezioni 2018: indecisi e astenuti
Il gruppo di italiani da tenere particolarmente sott’occhio per quanto riguarda le prossime Elezioni è quello composto dagli indecisi e gli astenuti. Il loro ruolo è, infatti, di vitale importanza per l’ipotetica vittoria di una coalizione o dell’altra e potrebbe scandire le sorti del Paese. Secondo le stime gli indecisi al momento rappresentano il 17-18% della popolazione italiana e, in base al loro voto finale, l’ago della bilancia potrebbe oscillare in maniera decisiva. Rimane, invece, altissima la stima sulla percentuale di chi crede che non andrà a votare: parliamo del 37% dell’elettorato che risulterebbe il dato più negativo della storia della Repubblica.
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