Agenda 47: come cambierà la scuola americana sotto la presidenza Trump - Studentville

Agenda 47: come cambierà la scuola americana sotto la presidenza Trump

Agenda 47: come cambierà la scuola americana sotto la presidenza Trump

Il piano del neo presidente prevede riforme radicali per il sistema educativo americano, con maggiori diritti per i genitori, supporto ai valori patriottici e nuove misure su religione e porto d’armi.

Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. Dopo una battaglia non troppo serrata contro la candidata democratica Kamala Harris, il tycoon è riuscito a vincere in tutti i cosiddetti swing states assicurandosi la vittoria definitiva che lo porterà di nuovo alla Casa Bianca. Il suo programma politico, volto principalmente a rendere di nuovo grande l’America – come dice anche il suo slogan MAGA: Make America Great Again – include anche diverse riforme nel settore scolastico. Vediamo cosa prevede.

La visione dell’Agenda 47: competizione e controllo familiare

Nel quadro della nuova amministrazione Trump, l’istruzione è uno dei pilastri principali. L’Agenda 47 è il manifesto elettorale che raccoglie le linee guida per i prossimi anni di governo, proponendo una visione dell’istruzione legata al libero mercato che rafforza il controllo dei genitori e incoraggia la competizione tra le scuole.

Uno dei punti cardine dell’Agenda 47, infatti, è la “Carta dei diritti dei genitori”, una misura che mira a garantire più trasparenza sui programmi scolastici e più influenza sull’approccio educativo. I genitori potranno avere un ruolo diretto nella valutazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici, con la possibilità di eleggere o licenziare coloro che ritengono non all’altezza. L’obiettivo dichiarato è garantire qualità e meritocrazia, ma il rischio di competizione che ne deriva potrebbe gravare in particolare sugli insegnanti delle scuole pubbliche.

In Agenda 47 i genitori potranno scegliere gli istituti dei figli con maggiore libertà grazie al cosiddetto “Universal School Choice” che include deduzioni fiscali per spese scolastiche e agevolazioni per l’iscrizione in scuole private. Per garantire questa libertà, il governo Trump intende destinare i fondi pubblici anche alle famiglie che optano per istituti privati; molti esperti sostengono però che questa misura potrebbe avvantaggiare in modo significativo le famiglie con redditi più alti, ampliando le disparità tra scuole.

Merit Pay e valori patriottici: nuovi standard per gli insegnanti

Tra le misure previste dal programma di Trump, particolare enfasi viene posta sul ruolo degli insegnanti che dovranno aderire a determinati valori patriottici americani e saranno vigilati da un’apposita agenzia di controllo. Nel quadro di questo programma, Trump propone di introdurre il “merit pay” ovvero una retribuzione legata ai risultati scolastici degli studenti.

Questa iniziativa punta a incentivare un insegnamento di qualità, premiando i docenti che dimostrano risultati concreti. Il modello, però, per come è pensato, potrebbe portare a ulteriori disparità tra scuole pubbliche e private, dove spesso le condizioni di partenza e il contesto sociale degli studenti sono molto diversi, senza contare la competizione serrata tra gli insegnanti che potrebbe compromettere il lavoro di squadra e il benessere professionale dei docenti stessi.

Armi e religione: le proposte più controverse

Tra le riforme annunciate dall’amministrazione Trump spiccano alcune misure fortemente controverse. La nuova “Freedom to Pray” propone il ritorno della preghiera e della lettura della Bibbia nelle scuole, segnando una svolta per quanto riguarda la libertà di espressione religiosa all’interno degli istituti pubblici.

Per quanto riguarda la sicurezza, il programma di Trump prevede anche il sostegno al porto d’armi per insegnanti addestrati, una misura già proposta negli anni precedenti che mira a rispondere alle preoccupazioni relative alla sicurezza scolastica. L’idea alla base è che insegnanti armati e formati possano rappresentare una misura di protezione contro possibili minacce. Tuttavia, questa scelta non mancherà di sollevare dibattiti sull’effettiva efficacia e sui possibili rischi di tale provvedimento.

Un altro punto controverso riguarda la disciplina scolastica, con misure più dure nei confronti degli studenti che compiano atti di violenza o siano in possesso di sostanze illegali per i quali è prevista l’espulsione immediata.

Istruzione pratica e limiti ai contenuti: stop alla “propaganda di sinistra”

Secondo quanto riportato nell’Agenda 47, l’istruzione americana dovrà puntare a sviluppare competenze pratiche, privilegiando materie come lettura, scrittura, matematica e scienze, considerate essenziali per preparare gli studenti alle esigenze del mondo del lavoro. Trump ha inoltre sottolineato l’intenzione di rimuovere dagli insegnamenti scolastici qualsiasi elemento di “propaganda di sinistra” o “indottrinamento di genere”, per evitare che nei programmi entrino argomenti razziali, sessuali o politici ritenuti inappropriati. La riforma vorrebbe dunque plasmare un’istruzione più pratica e focalizzata su obiettivi concreti, escludendo discussioni su temi che l’amministrazione considera divisivi.

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