Il caso della scuola media di Castellammare di Stabia
Il giorno 14 novembre 2024 nella scuola media “C. Salvati” di Scanzano, una frazione di Castellamare di Stabia, un’insegnante di sostegno è stata aggredita da trenta genitori per accuse di molestie sugli alunni. Per tale motivo, le famiglie hanno deciso di organizzare un “blitz violento” sulla docente e cinque madri degli studenti hanno successivamente denunciato la donna.
Sebbene tali voci sugli abusi siano ancora ipotetiche e non provate, il gesto aggressivo e violento dei genitori e le continue proteste hanno esortato il Ministro del MIM Valditara ha condurre un’ispezione nella scuola da parte delle autorità.
In risposta alle indagini, le madri e le famiglie degli alunni hanno appeso degli striscioni fuori dall’istituto, per far sentire la propria voce scrivendo tali parole:
“Sì ai docenti, no alla direzione. Tutela per i nostri figli, solidarietà alle mamme”.
Le accuse da parte dei genitori e l’avvio delle indagini
La docente di sostegno trentasettenne ha subito un forte trauma cranico dopo l’aggressione. La donna è stata, infatti, ricoverata in ospedale insieme a un padre di un alunno che ha tentato di difenderla durante la colluttazione.
L’accaduto è avvenuto nei corridori della scuola, dove il gruppo dei genitori si è scagliato violentemente sull’insegnante con pugni, insulti e minacce di morte.
Che cosa, però, ha portato le famiglie degli alunni ad aggredire la donna?
Un gruppo di genitori ha condiviso un post sui social intitolato “L’urlo di una madre” in cui si fa puro riferimento a ipotetiche molestie da parte dell’insegnante di sostegno sugli studenti della scuola media. Inoltre, è emersa una chat di gruppo gestita dai genitori, denominata “La Saletta”, in cui probabilmente sono contenuti gli audio e i messaggi dei presunti abusi.
Le Forze dell’Ordine e la Procura di Torre Annunziata hanno avviato le indagini per capire a fondo che cosa realmente è accaduto. Le accuse di molestie rimangono, per il momento, solo delle ipotesi. In merito a ciò, il Ministro Giuseppe Valditara ha richiesto di avviare delle indagini più accurate da parte anche dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Infatti, il 18 novembre 2024 lo stesso Ufficio Scolastico ha avviato le procedure burocratiche e legali per una ispezione nella scuola.
Le dichiarazioni della vicepreside
In merito al problema, ha fatto sentire la sua voce anche la vicepreside dell’istituto scolastico “C. Salvati” di Scanzano, Teresa Esposito:
“Tutto quel che dovevamo riferire l’abbiamo già detto ai Carabinieri e ci hanno detto di non parlare con nessun altro. Ma, ribadisco, che né io, né la scuola eravamo a conoscenza di quanto circolasse online”.
Inoltre, la vicepreside ha aggiunto nelle sue dichiarazioni:
“Se abbiamo sentito la docente? No, ed è giusto così: al momento c’è bisogno di silenzio e rispetto su ogni fronte, fin quando tutto non verrà accertato. Io lavoro qui da 36 anni e tutto quel che posso dire è che sono sempre stata dalla parte dei bambini. Mi ha meravigliato questa isteria collettiva dei genitori, dopo il grande lavoro che è stato fatto per questo istituto”.
Teresa Esposito, tuttavia, non giustifica l’atto aggressivo dei genitori nei confronti della docente, poiché secondo la donna si poteva approfondire la vicenda in un modo e con toni diversi:
“Certamente l’accusa è molto grave. Bisognava agire in maniera diversa, non con una simile aggressione, ma informandoci subito di quanto stava accadendo: avremmo verificato all’istante”.
Intanto, le indagini da parte delle autorità competenti proseguono, per risolvere una volta per tutte la vicenda.