Alerta sul disagio giovanile: riflessioni del prof Schettini

Allerta sul disagio giovanile: l'appello del prof Schettini

Il professor Vincenzo Schettini ha recentemente sollevato un allarme significativo riguardo il disagio estremo vissuto dai giovani d'oggi.
Allerta sul disagio giovanile: l'appello del prof Schettini

Il professor Vincenzo Schettini, noto docente di fisica e volto del format “La fisica che ci piace“, ha recentemente sollevato un allarme significativo riguardo il disagio estremo vissuto dai giovani d’oggi. ”

Sento cose da pelle d’oca, ragazzi che vivono un disagio estremo”, afferma preoccupato il professore, sottolineando l’esistenza di un profondo divario tra ciò che gli adulti percepiscono e la realtà quotidiana affrontata dagli adolescenti nell’era digitale.

Cause del disagio giovanile

Il professor Schettini, che da anni insegna fisica all’Istituto tecnico Dell’Erba di Castellana Grotte, ha individuato le radici del problema osservando quotidianamente i suoi studenti. “È molto importante prenderne coscienza e parlarne”, ha dichiarato in un’intervista il docente. Secondo la sua analisi, il malessere giovanile deriva principalmente dall’indebolimento di tre pilastri fondamentali: la famiglia, la scuola e le amicizie. Questi elementi tradizionali “stanno perdendo potere” mentre la rete internet e i social media stanno assumendo una “supremazia” nella formazione dell’identità e dei valori dei giovani, creando uno squilibrio dannoso nel loro sviluppo emotivo e sociale.

Il problema dei social media e del web

Secondo il prof Schettini, uno degli aspetti più preoccupanti riguarda l’ignoranza degli adulti su ciò che realmente accade online. “Non abbiamo idea di che cosa ci sia nei gruppi Telegram, in cui si inneggia all’odio verso le donne e si scambia materiale pornografico estremo“, afferma il docente. Questi spazi virtuali rappresentano un pericolo concreto per i giovani, che possono facilmente imbattersi in contenuti inadeguati. La situazione è aggravata dall’accesso incontrollato: “Un bimbo di 10 anni con un cellulare in mano può accedere a cose orrende”, sottolinea il professore, evidenziando l’esistenza di community dove si alimenta l’odio e la violenza.

Responsabilità degli adulti e dei genitori

Secondo il professor Schettini, il grave problema risiede nella scarsa consapevolezza degli adulti riguardo la realtà digitale dei giovani. Molti genitori ignorano completamente le pericolose community online a cui i loro figli possono facilmente accedere e non comprendono la profonda influenza che smartphone e web esercitano sulla loro formazione. Questa mancanza di supervisione consapevole rappresenta un serio ostacolo nell’educazione delle nuove generazioni.

Critica al declino culturale

Schettini esprime una forte critica verso la società contemporanea, dove “la cultura come valore sta perdendo quota“. Per il professore, questa tendenza rappresenta una “bruttissima deriva” sociale. Particolare attenzione viene posta sul tema dell’omofobia, ancora presente tra i giovani, sottolineando come “solo con la cultura si impara a conoscere gli altri e ad amare l’unicità di ognuno”.

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