Il noto storico e divulgatore lascia l’Università del Piemonte Orientale, ma promette di continuare con podcast e programmi tv.
Alessandro Barbero, uno dei più amati e seguiti storici italiani, ha ufficialmente lasciato il suo ruolo di professore all’Università del Piemonte Orientale. Dopo oltre 25 anni di insegnamento a Vercelli, Barbero ha deciso di lasciare la cattedra per l’eccessiva burocratizzazione del mestiere, che ormai gli dà più noie che gioie. Per fortuna, la sua attività di divulgatore continuerà a tempo pieno. Il professore, infatti, è diventato famoso per la sua capacità di rendere accessibile e affascinante la storia a un pubblico vasto e trasversale, grazie a conferenze, libri, apparizioni televisive e podcast.
L’addio all’insegnamento: troppa burocrazia e poca libertà
Barbero, che ha insegnato Storia Medievale dal 1998 presso l’ateneo piemontese, ha spiegato i motivi del suo ritiro in un’intervista rilasciata a La Stampa: “Il destino mi ha riservato la fortuna di trovare attività gratificanti anche al di fuori dell’Università”; il professore non abbandona il mondo accademico per mancanza di passione, ma perché il lavoro è diventato troppo burocratico: “Mi sono accorto che il lavoro di docente è diventato inutilmente più gravoso. La pretesa di trasformare studiosi e ricercatori in capi ufficio ha reso stressante un lavoro bellissimo”. Questo scenario, ha aggiunto, lo ha portato a preferire altre forme di impegno, ritenendo che l’insegnamento universitario abbia perso parte della sua purezza e libertà.
Barbero, che ha sempre messo al centro della sua carriera il rapporto diretto con gli studenti, aveva scelto l’Università del Piemonte Orientale proprio per questa ragione. “Le grandi università offrono maggiori opportunità organizzative, ma io ho sempre voluto fare ricerca e insegnare”, ha spiegato, aggiungendo che un ateneo di dimensioni medie come quello di Vercelli permette una relazione più stretta e autentica con i ragazzi.
Un impegno costante nella divulgazione
La popolarità di Alessandro Barbero come divulgatore è cresciuta enormemente negli ultimi anni grazie ai podcast, ai video e alle conferenze che lo hanno visto protagonista sia su piattaforme online che su canali televisivi come Rai Storia e LA7, rete per la quale conduce il programma “In viaggio con Barbero”. Nel 2023, ha invece lanciato “Chiedilo a Barbero”, un podcast prodotto da Chora Media in cui risponde a domande inviate dai suoi ascoltatori, confermando il suo ruolo di punto di riferimento per gli amanti della storia.
Le conferenze e i podcast in cui Barbero discute di storia medievale, moderna e contemporanea hanno conquistato milioni di appassionati in tutto il mondo. Oltre alla sua specializzazione in storia del Medioevo, il professore ha affrontato con successo anche tematiche legate alla storia militare, alle guerre napoleoniche e al Risorgimento, mostrando un mix di interessi e competenze davvero rare al giorno d’oggi.
Il futuro dopo l’Università
L’addio all’Università del Piemonte Orientale segna un passaggio importante nella carriera di Alessandro Barbero, ma non significa un ritiro dalle scene. Al contrario, il professore sembra pronto a dedicarsi a tempo pieno a ciò che ama di più: raccontare la storia. “Non voglio provare l’ansia di sprecare il mio tempo in attività che non sono quelle per le quali mi sono formato”, ha affermato Barbero. E così, mentre gli scatoloni si accumulano nel suo ufficio a Vercelli, il professore guarda avanti, pronto a continuare a ispirare e appassionare nuove generazioni di studiosi e appassionati di storia.