Lo storico e divulgatore ottiene un prestigioso riconoscimento per la sua attività culturale dalla città fiorentina.
Venerdì 28 febbraio 2025, alle ore 12, il professor Alessandro Barbero riceverà le chiavi della città di Firenze. La cerimonia ufficiale, che si svolgerà nella sala degli elementi di Palazzo Vecchio, vedrà la sindaca Sara Funaro consegnare la riproduzione delle antiche chiavi delle porte della città al celebre storico e divulgatore italiano.
Il Comune di Firenze ha voluto riconoscere l’importanza della sua opera di divulgazione storica, che ha contribuito ad avvicinare un vasto pubblico agli eventi del passato grazie al suo stile coinvolgente e alla capacità di rendere accessibili argomenti complessi.
Oggi, invece, giovedì 27 febbraio 2025, Barbero sarà ospite dell’anteprima di Testo, il salone dell’editoria contemporanea, che si terrà al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Durante l’incontro, affiancato da Caterina Soffici, presenterà il suo “Romanzo Russo”, pubblicato originariamente nel 1998 e riproposto in una nuova edizione nel 2024.
La carriera e il percorso accademico di Barbero
Nato a Torino il 30 aprile 1959, Alessandro Barbero si è formato presso il Liceo classico Cavour del capoluogo piemontese e ha poi proseguito gli studi in Storia medievale all’Università degli Studi di Torino, laureandosi nel 1981 con una tesi sul mito angioino tra Duecento e Trecento. Nel 1984 ha ottenuto il dottorato di ricerca alla Scuola Normale Superiore di Pisa e nello stesso anno ha vinto il concorso come ricercatore presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Dal 1998 è stato professore associato di Storia medievale e dal 2002 ordinario presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università del Piemonte Orientale.
Nel 2025, ha ricevuto un altro prestigioso riconoscimento: il diploma Honoris Causa della Scuola di archivistica, paleografia e diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze.
L’addio all’università e i suoi progetti televisivi
Nell’ottobre del 2024, Alessandro Barbero ha annunciato la sua decisione di lasciare l’insegnamento universitario e andare in pensione. In un’intervista a La Stampa, ha spiegato le ragioni della sua scelta: “Mi sono accorto che il lavoro di docente è diventato inutilmente più gravoso. La burocratizzazione del nostro mestiere, il tempo passato a svolgere attività che un amministrativo farebbe molto meglio, la pretesa di trasformare studiosi e ricercatori in capi ufficio ha reso stressante un lavoro bellissimo”.
Parallelamente all’attività accademica, Barbero ha avuto una presenza costante in televisione, contribuendo alla divulgazione storica su vari canali. Dal 2007 al 2022 ha curato una rubrica in “Superquark”, mentre tra il 2013 e il 2017 è stato membro del comitato scientifico de “Il tempo e la storia” su Rai 3. Dal 2013 conduce il programma “a.C.d.C.” su Rai Storia, dove ha curato anche il documentario “Alighieri Durante, detto Dante”. Nel 2021 ha realizzato il programma “Ei fu. Vita, conquiste e disfatte di Napoleone Bonaparte”.
Dal 2023 è il volto principale di “In viaggio con Barbero” su LA7, un format che lo vede protagonista nei panni dell’esploratore tra luoghi storici d’Italia e d’Europa per raccontare eventi e personaggi con il suo consueto stile appassionante e rigoroso.