Forse non tutti sanno che in Marocco vengono prodotti degli ottimi vini; Les Celliers de Meknes ha una produzione che è andata espandendosi soprattutto negli ultimi vent’anni e che ha come principale cliente la Francia, con un buon riscontro però anche nel resto d’Europa e nel mondo. Anche se c’è da dire che queste terre, poste a circa 700 metri d’altezza, erano già coltivate a vino ai tempi degli antichi romani. Questa regione, compresa tra i piedi del Medio Atlante e la città di Rabat, è la zona di Meknes, dove il clima è particolarmente dolce; qui viene prodotto il 55% del vino di tutto il paese.
Siamo andati a visitarne l’epicentro, lo Château Roslane (inaugurato nel 2004, mentre l’azienda esiste dal 1964), incastonato negli oltre 2.000 ettari di vigneti; al tramonto siamo saliti in cima all’edificio e ci ha accolto un panorama mozzafiato fatto di filari di viti estesi a perdita d’occhio e bordeggiati di palme con le montagne in lontananza. I vitigni usati per questi vini, che mediamente costano -nel paese- tra i 3 e i 20 Euro, sono il Cabernet Sauvignon, il Merlot, il Syrah e lo Chardonnay; tra le punte di diamante a livello di esportazione vi segnialiamo senza dubbio lo Chateux Roslane 1er Cru Rouge, un rosso corposo dagli accenti di spezie e vaniglia, e soprattutto lo Château Roslane 1er Cru Blanc, molto equilibrato con forti note di legno e dense note fiorite; infine citiamo “La Perle du Sud”, il Brut della casa di tutto rispetto, prodotto con metodo champenoise.
A parte il 2001 e il 2004, che hanno visto una forte siccità, le ultime annate sono tutte buone, con un picco di eccellenza per il 2003. Dulcis in fundo, vi segnaliamo il progetto di un hotel/riad proprio a un passo dallo Chateux, che sarà terminato nel 2013 e che probabilmente entrerà nella famiglia dei Relaix et Chateaux; qui si potrà soggiornare per una vacanza interamente dedicata alla degustazione vini.