Allarme dalla CRUI: "Impensabile l'ingresso di 60.000 studenti in più nelle università senza il Test di Medicina" - Studentville

Allarme dalla CRUI: "Impensabile l'ingresso di 60.000 studenti in più nelle università senza il Test di Medicina"

Polemiche da parte della CRUI per l'abolizione dei Test di Medicina. I rettori sono preoccupati per il taglio delle risorse e l'eliminazione del test d'ingresso, poiché manderebbe in "tilt" il sistema. Le rassicurazioni della Ministra Bernini.
Allarme dalla CRUI:

La polemica della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane per l’eliminazione dei TOLC MED

Dopo il caos degli dei Test di ammissione alla Facoltà di Medicina ci potrebbe essere l’abolizione definitiva, aprendo così le porte a un numero elevato di futuri medici. Se da un lato questa probabile decisione “alleggerirà gli studenti“, dall’altro potrebbe mandare le università in grave difficoltà in merito soprattutto alla gestione delle risorse e spazi.

A tal proposito, si pronunciano i rettori della CRUI, i quali si dimostrano parecchio preoccupati.

I timori dei rettori

Secondo i massimi dirigenti universitari, l’eventuali abolizione del Test di Medicina per entrare in Facoltà rischia di rivelarsi un pesante boomerang per gli atenei. Sono diversi coloro i quali hanno già previsto un “tilt” dei sistemi, compresa la presidente della Conferenza dei Rettori Giovanna Iannantuoni.

“Le università confermano il loro impegno per una formazione di qualità nelle discipline medico-sanitarie. Le stesse università sono da sempre in prima linea nella preservazione della qualità delle cure attraverso l’attuale livello formativo, universalmente riconosciuto di eccellenza a livello internazionale. La disponibilità della CRUI a lavorare fin dall’inizio su ipotesi di miglioramento delle modalità di accesso alle professioni medico-sanitarie, nell’ottica di mantenere i parametri che garantiscono l’accreditamento europeo del nostro sistema formativo”.

I “punti” preoccupanti per i rettori

Secondo i dirigenti universitari la prima preoccupazione riguarda l’aspetto economico finanziario e la sua sostenibilità, a fronte di un taglio che gli atenei hanno dovuto gestire nell’anno in corso. Inoltre, per l’anno 2025 non vi è ancora certezza su eventuali finanziamenti statali, a fronte di ciò, l’incremento di minimo 40.000 candidati previsti risulterebbe molto complicato da gestire.

Il secondo aspetto verte specificatamente sulla formazione: investire le stesse risorse a disposizione oggi per un numero di studenti elevato potrebbe comportare delle problematiche. Infine, viene fatto notare come spalancare le porte a Medicina causerebbe un decremento sensibile di candidati ad altre Professioni Sanitarie, come ad esempio infermieri e tecnici.

Le rassicurazioni della Ministra Bernini

La Ministra Anna Maria Bernini comprende la reazione dei rettori universitari e i loro timori. D’altro canto evidenzia anche come vi siano attualmente degli impedimenti che non consentono alle università di spendere adeguatamente le risorse che già detengono.

La stessa Ministra a “tranquillizzato” la CRUI in merito al proprio impegno per togliere quei blocchi che rallentano gli investimenti in ambito universitario. A tal proposito, la politica non ha nascosto il suo bisogno di collaborazione con la stessa Conferenza dei Rettori, riconoscendo come, fino a questo momento, l’organismo si è dimostrato sempre molto propositivo.

Inoltre, dalle parole della Ministra emerge l’esigenza di ragionare non tanto su “corso completo” ma sui vari semestri:

“Un modo per curare meglio ogni aspetto formativo e organizzativo. Pensando in questa maniera, la gestione delle strutture universitarie, sarebbe più semplice da pianificare, anche in caso di incremento degli studenti”. 

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