Qualche mese fa è stata proposta una legge scolastica innovativa per le scuole locali dell’Alto Adige, la quale prevedeva che nelle pagelle degli studenti non venissero più presentati voti inferiori al 4. La norma provinciale è stata in seguito approvata, così tutti gli studenti altoatesini da settembre 2023 inizieranno l’anno scolastico senza più avere votazioni insufficienti al di sotto del 4 sulle proprie schede di valutazione. Questa decisione è stata supportata e successivamente ammessa dall’assessore Philipp Achammer, esponente dal 2003 della sezione giovanile del partito Sudtiroler Volkspartei, il quale ha dichiarato che le valutazioni insufficienti come il 2 e il 3 non hanno alcuna valenza né educativa, né pedagogica.
Una visione decisamente nuova per alcune scuole in Italia, sebbene già in Germania e Austria, il metodo di non assegnare voti inferiori al 4 sia già attuato da tempo. Infatti, gli istituti tedeschi e austriaci da diversi anni hanno previsto che all’interno della scala di valutazione fossero ammesse solo valutazioni negative espresse con il 5 e con il 4, senza poter scendere al di sotto di questo valore. Gli stessi professori di queste scuole erano restii a esprimere dei giudizi “troppo” negativi, poiché secondo tale metodologia scolastica assegnare voti decisamente bassi significa non essere inclusivi e penalizzare dal punto di vista pedagogico-educativo gli studenti. Inoltre, secondo i professori altoatesini che hanno supportato questa nuova direttiva locale, recuperare valutazioni inferiori al 4 per un allievo sarebbe decisamente difficile, diventando così un vero e proprio “macigno” che potrebbe influenzare tutto il rendimento scolastico annuale.
Secondo la recente legge scolastica provinciale, da quest’anno i professori dell’Alto Adige, qualora dovessero dare voti insufficienti ai propri alunni, non potranno assegnare un numero minore di 4 in pagella. In questo modo, gli insegnanti e i presidi cercheranno di eliminare una sorta di “punizione penalizzante” per tutti gli studenti che non riusciranno a rendere in modo efficiente a scuola, analizzando comunque eventuali casi d’eccezione.
Questa decisione locale nel Nord Italia potrebbe essere, così, una nuova direzione scolastica efficace da applicare in tutte le regioni e istituti italiani?
Chi è pro e chi è contro i voti sotto il 4 in pagella
Diverse sono state le dichiarazioni in merito a questa innovativa norma scolastica in Alto Adige; non solo l’esponente politico Philipp Achammer ha manifestato un grande consenso per l’eliminazione delle valutazioni inferiori al 4, ma anche il consigliere comunale della città di Bolzano, Roberto Selle. L’assessore, infatti, ha affermato che è favorevole a non utilizzare voti così negativi in pagella dichiarando:” In questo modo diamo una mano agli studenti a non essere troppo scoraggiati”, una affermazione molto simile a quella di Giuliano Vettorato, ministro della scuola di lingua italiana di Bolzano, il quale ha espresso il leitmotiv delle scuole altoatesine, ossia “nessuno rimane indietro” ponendo le basi per una scuola più accogliente.
Altri docenti, sebbene in una ridotta minoranza, hanno invece riferito un dissenso sul non dare voti inferiori al 4 in pagella, poiché potrebbe essere un supporto per studenti poco motivati e inoperosi.
Infatti, secondo Laura Cocciardi, dirigente scolastica del Liceo Pascoli di Bolzano, questa metodologia si applicava già indirettamente, ma gli istituti per migliorare, non dovrebbero focalizzarsi solo su un problema di valutazioni negative, poiché nella scuola italiana sono presenti altri problemi più rilevanti.