Indipendenza Catalogna: la decisione è arrivata
Il premier Rajoy aveva assicurato davanti al Senato che il governo di Madrid avrebbe destituito il presidente catalano Carles Puigdemont: «il più presto possibile», dopo il commissariamento della Catalogna stessa. Gli indipendentisti avevano risposto presentando una risoluzione che sosteneva: «costituiamo la Repubblica catalana come stato indipendente e sovrano di diritto democratico e sociale». Il progetto doveva essere votato. Finalmente è arrivato il verdetto.
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La Catalogna si è dichiarata indipendente. Al voto, avvenuto a scrutinio segreto, hanno partecipato soltanto i partiti indipendentisti che avevano guidato nei giorni scorsi diverse manifestazioni; i partiti popolari, socialisti e Ciudadanos hanno abbandonato l’aula prima dell’inizio. Il risultato è stato sorprendente: 70 i voti favorevoli, 10 i contrari e due schede bianche. Esultanza di aula: la Catalogna ha ottenuto ciò per cui aveva tanto combattuto. Approvata la “legge di transizione giuridica e di fondazione” della Repubblica Catalana, si attende di sapere come reagirà Madrid. Su Twitter, intanto, è arrivata la reazione del premier spagnolo Mariano Rajoy, che ha esortato tutti alla calma, dichiarando: “lo stato di diritto restaurerà la legalità in Catalogna”.
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Grande festa per le strade barcelonete e al di fuori del Parlament, dove si erano radunati tutti gli indipendentisti in attesa di un verdetto che era davvero molto atteso. Ora la Spagna dovrà fare i conti con il desiderio acclarato catalano di libertà. Madrid, intanto, ha risposto a modo suo: incriminando Carles Puigdemont, presidente catalano, per ribellione, sedizione e malversazione; sotto processo anche tutti i suoi ministri.
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