Cosa mangiano i vegani a colazione? I vegani mangiano la pizza? Possono mangiare la pasta? Si tratta di interrogativi che tutti, almeno una volta (se non siamo vegani, ovviamente) ci siamo posti. Oggi ricorre la Giornata mondiale vegan per cui, quale migliore momento per chiarire tutti i nostri dubbi a riguardo e capire, una volta per tutte, cosa mangiano e non mangiano i vegani?
Dieta vegana: tutte le curiosità
Avete anche voi quell’amico, o amica, che nel momento in cui vi sedete al tavolino di un bar per fare un aperitivo in compagnia, dice al cameriere di essere vegano? Questa frase, per alcuni suscita terrore perché si pensa che i vegani abbiano una dieta molto povera e che possano mangiare molto poco. In realtà, basta approfondire l’argomento per capire che non è affatto così. Anzi. Se solo ci facessimo spiegare dai nostri amici vegani in cosa consista la loro alimentazione, rimarremmo stupiti.
I vegani sono più estremisti rispetto ai vegetariani, non solo rifiutano ogni prodotto di origine animale, ma evitano di mangiare anche i prodotti che sfruttano questi ultimi. Alla base della loro scelta c’è il rispetto di alcuni saldi principi che coinvolgono anche la sfera dell’abbigliamento. Non indossano, ad esempio, pellicce o capi di lana.
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Alimentazione vegana: la dieta
Siete pronti a scoprire cosa mangiano i vegani? Partiamo dal presupposto che rifiutano ogni prodotto di origine animale, quindi sia la carne che il pesce, evitano di mangiare anche i prodotti da questi derivati, ovvero il latte, il formaggio e le uova, ma anche il miele. Per quanto riguarda il loro abbigliamento, non indossano per nessuna ragione al mondo pellicce o capi di lana.
Cosa non mangiano i vegani
- Manzo, maiale, agnello e altre carni rosse
- Pollo, tacchino e altro pollame
- Pesce , crostacei, frutti di mare e molluschi
- Uova
- Formaggio, burro
- Latte, panna, gelato e altri prodotti caseari
- Maionese
- Miele
Cosa mangiano i vegani
- Frutta e verdura
- Legumi come piselli, fagioli e lenticchie
- Noci e semi
- Pane, riso e pasta
- Alternative ai latticini come latte di soia, latte di cocco e latte di mandorle
- Oli vegetali
Può sembrare poco, ma in realtà l’alimentazione vegana è ricca e variegata quanto quella “onnivora”. Comprende, tanto per fare alcuni esempi:
- Latte o creme di riso, soia e di mandorle o di avena
- Biscotti senza latte burro e uova
- Crackers e fette biscottate guarniti da patè vegetali
- Frutta secca
- Pasta o di riso o di altro cereale in chicco, insalate di riso, di pasta, di farro
- Verdure fresche con l’aggiunta di tofu a dadini (o sbriciolato)
- Alghe, tofu, seitan, bistecche o spezzatini di soia, mopur
I condimenti tipici della dieta vegana sono il lievito alimentare in scaglie, semi di girasole o di zucca e olio d’oliva. Il gomasio è un condimento tipico a base di semi di sesamo tostati e sale.
Veganismo: tutte le curiosità
Il termine vegano viene coniato nel 1940 da Donald Watson e Elsie Shrigley, entrambi membri della Vegan Society, che presero in prestito le prime tre e le ultime due lettere dell’aggettivo vegetariano. Il pensiero vegano ha origini dalla scelta che sta alla base della dieta vegetariana. La scelta di non assumere alcun alimento di origine animale si accompagna ad uno stile di vita, comportamentale, a difesa dell’ambiente e dell’intero pianeta. Chi sceglie di vivere da vegetariano può passare al veganismo gradualmente e spontaneamente, ma non è detto che debba necessariamente accadere; c’è anche chi, nonostante sia vicino a questi principi, non riesca a fare a meno di alcuni alimenti.
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