Marilyn Monroe: tutti i segreti dell’attrice Americana
Un nome, una garanzia, un’icona sex symbol femminile, che fece, con le sue forme, il suo fisico, la sua voce, il suo color platino di capelli innamorare tutti gli uomini del mondo: Marylin Monroe. Tutti, ma dico tutti sanno chi sia Marilyn, la bella americana che conquistò niente di meno che il cuore di uno degli uomini più potenti degli Stati Uniti. Donna dalle mille sfaccettature e dai mille misteri, con il suo vestitino bianco incantò il mondo intero. Ma cerchiamo ora di entrare più nel dettaglio cercando di capire cosa avesse di diverso dalle altre donne la Monroe, perché ebbe in pochissimo tempo una fama a livello internazionale, entrando anche nei particolari, scavando così i “piccoli scheletri nell’armadio” dell’attrice americana più famosa al mondo.
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Marylin Monroe: biografia
Marilyn Monroe nasce l’1 giugno 1926 a Los Angeles come Norma Jeane Baker Mortenson. La madre è una donna affetta da gravi disturbi mentali, che la costringono a frequenti ricoveri in un ospedale psichiatrico; questo aspetto e la malattia della madre influirono molto in tutta la crescita di Norma, che poi successivamente si fece conoscere dal mondo intero come la bella e sensuale Marilyn Monroe. Si scelse così il suo nome d’arte distaccandosi, in un certo senso, dalle sue origini. La piccola Norma, non ancora Marilyn, trascorre un’infanzia assai travagliata. Ovviamente le condizioni della madre non consentivano a quest’ultima di prendersi cura della bambina, costretta invece a subire continui affidamenti a famiglie sconosciute, se non a essere “depositata” presso vari orfanotrofi. Questa situazione di sostanziale isolamento affettivo influì in modo sostanziale nella crescita della bambina, sempre più volenterosa e bisognosa di avere una famiglia stabile e che potesse colmare la sua mancanza di affetto e amore. Marilyn cerca un punto di appoggio sicuro, una certezza e una guida, desiderio che la porta a sposarsi a soli sedici anni con il ventunenne James Dougherty.
Il legame evidentemente è prematuro e infatti da lì a poco i due si separano e il matrimonio fallisce. Tutto accade per caso e in un luogo che non ci si aspetterebbe mai. Infatti, Marilyn a quel tempo aveva trovato un lavoro presso un’industria aeronautica produttrice di paracaduti quando il fotografo David Conover, impegnato a documentare il lavoro femminile nel periodo bellico, la nota e la convince a intraprendere la carriera di modella e ad iscriversi ad una scuola specializzata. Deve decidere in fretta e in completa solitudine dato che il marito in quel momento svolgeva servizio presso la Marina militare e si trovava assai lontano da casa. Come ormai ben sappiamo, Marilyn accetta il lavoro che le cambierà il destino e la vita e succede esattamente tutto il contrario di ciò che la bella Norma all’epoca si potesse aspettare! Ed è a soli 20 anni che la sua vita cambia radicalmente, cambia completamente, ed ecco il perché … Norma divorzia dal marito e se è vero che una donna quando decide di cambiare inizia dai capelli, la bella ventenne ne è la conferma, infatti decide di schiarire i capelli e si cambia il nome in Marilyn Monroe (Monroe è il cognome da nubile della madre): è la metamorfosi radicale che la porterà a divenire forse il sex-symbol del XX secolo.
Alcune ricerche ci dicono che comunque la vita della donna, apparentemente meravigliosa, soprattutto e in particolare degli anni dei suoi grandi successi, invece nascondeva innumerevoli misteri, scheletri nell’armadio che l’attrice si portò dietro per tutta la vita, dovuti ai suoi drammi infantili, dalla malattia della madre ai vari spostamenti negli orfanotrofi fino a tutti i suoi fallimenti matrimoniali. Detto ciò sono pervenute alcune, ed importantissime fonti che riguardano i psicologi di Marylin. Marilyn ebbe una lunga esperienza con la terapia psicoanalitica. Fu in analisi dagli psicoanalisti:
- Margaret Herz Hohenberg
- Anna Freud
- Ralph S. Greenson
- Milton Wexler,
Marylin Monroe e il cinema
La carriera della bella attrice americana inizia molto, ma molto presto e diciamo che i successi che ebbe furono infiniti; tutto questo in pochi anni, visto che la morte per Marylin arrivò fin troppo presto. La carriera di attrice inizia con parti da comparsa in “Ladies of the chorus” del 1949 e “LoveHappy” sempre del 1949 con i Marx Brothers; poi conquista piccole, ma significative, parti che la lanciano nel firmamento del cinema: nel 1950 in “Giungla d’asfalto” e in “Eva contro Eva“, nel 1952 con Cary Grant e Ginger Rogers in “Monkeys Business” e altri ancora. Nel 1952 ottiene il suo primo ruolo da protagonista, nei panni di una babysitter psicolabile in “La tua bocca brucia” e nel ’53 con “Niagara“, al fianco di Joseph Cotten, ottiene il successo mondiale. Nel 1953 gira ancora “Come sposare un milionario” e “Gli uomini preferiscono le bionde“. Ed è proprio con questi ultimi film che conquista tutto il pubblico americano e i più famosi registi e autori dell’epoca. Infatti tutti la volevano, tutti la desideravano, ormai al cinema non si andava più per il titolo, per gli attori protagonisti, per gli autori, registi o per la trama, al cinema dagli anni ’40 in poi si andava solo ed esclusivamente perché c’era la grande e inimitabile Marilyn Monroe.
Pochi anni dopo sposa lo sportivo Joe DiMaggio, ma anche questo matrimonio fallisce nell’arco di un anno; un ulteriore fallimento matrimoniale per l’attrice segnerà la sua persona, infatti si trasferisce a New York per studiare all’Actor’s Studio, un impegno che sembra rigenerarla e farle momentaneamente dimenticare i suoi travagli interiori. Qui conosce il famosissimo Miller, ma anche questa relazione è destinata a traballare; intanto i suoi successi lavorativi e artistici continuando firmando migliaia di contratti con i maggiori registi mondiali. Da questo momento in poi la vita privata di Marilyn apre un capitolo ancora aperto, ricollegato e in riferimento al grande Kennedy. Le fonti non concordano sul primo incontro fra l’attrice e il futuro presidente degli Stati Uniti d’America. Il giornalista Jean Marcilly, grazie alle confessioni fatte a lui dalla stessa Marilyn, racconta l’inizio del rapporto fra Monroe e John Fitzgerald Kennedy: nel momento in cui la diva viveva un momento particolarmente difficile con Miller (proprio in quel periodo subì un aborto), lui era minacciato di attentati. La donna per tranquillizzarsi chiese, con Frank Sinatra che le fece da intermediario, un incontro con il senatore che le disse che non aveva nulla da temere. Altri invece riferiscono che fu grazie ad uno degli agenti avuti dall’attrice, Charles Feldman, che nel 1954 in una festa a casa sua i due si conobbero. Fu un semplice incontro informale, ma i due si incontrarono nuovamente a casa dell’attore e parente Peter Lawford nel 1957.
Le fonti invece concordano nel dire che grazie a Peter Lawford i due poterono incontrarsi ripetutamente. Nel 1959 al tempo in cui si diffuse la voce della sua frequentazione con Yves Montand durante le riprese di Facciamo l’amore (Let’s make love) lei si affrettò a smentire il tutto in una conferenza stampa, cosa che non fece mai in precedenza. All’inizio Kennedy poteva permettersi di farsi vedere in compagnia con Monroe e più volte sembra furono clienti dell’Holiday House Hotel di Malibù e poi a Santa Monica nella casa di Lawford. Ma della famiglia Kennedy, il presidente non fu l’unico che cadde sotto le amorevoli attenzioni della Monroe: anche Robert Kennedy, il fratello del presidente, fu uno degli ultimi amanti dell’attrice. Le fonti riportano il fatto che l’uomo che aveva anche inizialmente promesso di sposarla e che lei incautamente andava in giro ai suoi amici dicendo che sarebbe diventata moglie di un uomo molto importante, come al giornalista W.J. Weatherly. I due si incontrarono nuovamente nella casa di Patricia Lawford.
Marylin Monroe: morte
La vita dell’attrice si conclude con “un colpo di scena” del tutto inaspettato. Fu trovata in fin di vita nella notte fra il 4 e il 5 agosto 1962, apparentemente suicida, nella sua casa, per un’overdose di barbiturici, anche se molte voci hanno sempre sostenuto l’ipotesi dell’omicidio. Il mistero sulla sua morte, insomma, non è mai stato completamente svelato, ma ha sicuramente contribuito a fare entrare Marilyn nel mito. Un altro aspetto, potremmo dire, del tutto sconvolgente e sorprendente che ancora una volta riconosce Marylin come una delle attrice più misteriose di tutti i tempi è il testamento che lasciò redatto poco prima della sua morte.
Nel testamento che Marilyn aveva redatto a scopo preventivo si lesse poi che l’attrice aveva lasciato il suo patrimonio (un paio di milioni di dollari) alla scuola di recitazione di Lee Strasberg, alla sua psicoanalista e alle cure per la madre malata. Venne sepolta al Westwood Memorial Park di Los Angeles. Tanto per comprendere quanto il suo mito sia ancora vivo e vegeto basti dire che nel 1999 Christie’s battè all’asta per un milione di dollari il famoso vestito color carne con il quale Marilyn cantò la canzone di buon compleanno a John Fitzgerald Kennedy. Questo conferma quanto l’attrice sia del tutto immortale.
Marylin Monroe: filmografia
La sua biografia artistica e lavorativa è assolutamente immensa, l’attrice vanta di migliaia di collaborazioni con i più grandi attori, registi, autori, sceneggiatori mondiali, nazionali e internazionali, la sua fama ha oltrepassato fin da subito l’oceano Pacifico arrivando così in tutte le parti del mondo. Potremmo descrivere la bella Marilyn come un mito senza tempo, senza età, senza limiti e confini. I suoi film sono tantissimi, innumerevoli, le sue collaborazioni altrettanto, per non parlare dei film a lei dedicati post mortem. Cerchiamo ora di stendere un elenco facendo rientrare in questo i successi più clamorosi della Monroe.
- The Shocking Miss Pilgrim, regia di George Seaton (1947)
- I verdi pascoli del Wyoming, regia di Louis King (1948)
- You Were Meant for Me, regia di Lloyd Bacon (1948)
- Dangerous Years, regia Arthur Pierson (1948)
- Scudda Hoo! Scudda Hay!, regia di F. Hugh Herbert (1948)
- Orchidea bionda (Ladies of the Chorus), regia di Phil Karlson (1948)
- Una notte sui tetti (Love Happy), regia di David Miller (1950)
- La figlia dello sceriffo (A Ticket to Tomahawk), regia di Richard Sale (1950)
- Giungla d’asfalto (The Asphalt Jungle), regia di John Huston (1950)
- Eva contro Eva (All About Eve), regia di Joseph L. Mankiewicz (1950)
- Lo spaccone vagabondo (The Fireball), regia di Tay Garnett (1950)
- Il messicano (Right Cross), regia di John Sturges (1950)
- Home Town Story, regia di Arthur Pierson (1951)
- L’affascinante bugiardo (As Young as You Feel), regia di Harmon Jones (1951)
- Le memorie di un dongiovanni (Love Nest), regia di Joseph M. Newman (1951)
- Mia moglie si sposa (Let’s Make It Legal), regia di Richard Sale (1951)
- La confessione della signora Doyle (Clash by Night), regia di Fritz Lang (1952)
- Matrimoni a sorpresa (We’re Not Married!), regia di Edmund Goulding (1952)
- La tua bocca brucia (Don’t Bother to Knock), regia di Roy Ward Baker (1952)
- Il magnifico scherzo (Monkey Business), regia di Howard Hawks (1952)
- Il poliziotto e il salmo (The Cop and the Anthem), episodio di La giostra umana (O. Henry’s Full House), regia di Henry Koster (1952)
- Niagara, regia di Henry Hathaway (1953)
- Gli uomini preferiscono le bionde (Gentlemen Prefer Blondes), regia di Howard Hawks (1953)
- Come sposare un milionario (How to Marry a Millionaire), regia di Jean Negulesco (1953)
- La magnifica preda (River of No Return), regia di Otto Preminger e, non accreditato, Jean Negulesco (1954)
- Follie dell’anno (There’s No Business Like Show Business), regia di Walter Lang (1954)
- Quando la moglie è in vacanza (The Seven Year Itch), regia di Billy Wilder (1955)
- Fermata d’autobus (Bus Stop), regia di Joshua Logan (1956)
- Il principe e la ballerina (The Prince and the Showgirl), regia di Laurence Olivier (1957)
- A qualcuno piace caldo (Some Like It Hot), regia di Billy Wilder (1959)
- Facciamo l’amore (Let’s Make Love), regia di George Cukor (1960)
- Gli spostati (The Misfits), regia di John Huston (1961)
- Something’s Got to Give – incompleto, regia di George Cukor (1962)
Film o documentari dove appare Marilyn Monroe:
- Le dee dell’amore, documentario di Saul J. Turell – filmati di repertorio (1965)
- Ciao Norma Jean , regia di Larry Buchanan, interpretata da Misty Rowe (1976)
- Buonanotte, dolce Marilyn , regia di Larry Buchanan, interpretata da Paula Lane (1989)
- The Casting Couch, regia di John Sealey – video con filmati di repertorio (1995)
- Io e Marilyn, regia di Leonardo Pieraccioni (2009)
- Marilyn , regia di Simon Curtis (2011)
- Marilyn – La Vita Segreta (2015)
(Foto: courtesy of 20th Century Fox)