Si chiama Eleri Irons, ha 18 anni, ed una giuria ha stabilito che dovrà essere risarcita con 1 milione di dollari dalla scuola che ha frequentato. Il motivo? Non è stata in grado di proteggerla, come avrebbe dovuto, dai bulli. La decisione è stata presa qualche settimana a carico del distretto scolastico di El Segundo, in California, anche se gli episodi di bullismo risalgono a qualche anno fa. In particolare, tra novembre 2017 e giugno 2018, per opera di tre alunni della stessa scuola. Ma come sono andati i fatti?
Alunna bullizzata, risarcimento di 1 milione di dollari
Secondo quanto riportato nella causa, gli atti di bullismo ai quali la ragazza è stata sottoposta includevano molestie verbali, diffusione di voci sgradevoli e messaggi di testo meschini. Questi si sono verificati nel cortile della scuola e durante le gite. Non solo, sempre secondo quanto riportato nella causa, i tre bulli avrebbero perfino avviato una petizione intitolata “Let’s Kill Eleri Irons” (Uccidiamo Eleri Irons) nel giugno del 2018.
Alla scoperta di un tale episodio, però, la scuola non avrebbe notificato alcuna comunicazione ai genitori. I quali sono quindi rimasti all’oscuro di quanto stesse accadendo alla loro figlia. Con tutte le ripercussioni che questo ha comportato. Così come riportato nella causa:
“La grave negligenza da parte della scuola, degli insegnanti, del preside e del distretto ha provocato traumi fisici e psicologici significativi per il ricorrente”.
In particolare, alla ragazza sarebbe stato diagnosticato un disturbo da stress post-traumatico. Come ha dichiarato Christa Ramey, avvocato della ragazza: “Ogni insegnante, consigliere e amministratore che ha toccato questo caso ha deluso non solo il mio cliente, ma anche gli aggressori e ogni altro studente della scuola”. Ed ancora: “Il bullismo dovrebbe essere preso sul serio e gli amministratori sono responsabili se non lo fermano”. Il tribunale ha quindi riconosciuto un risarcimento di $ 700.000 per danni già subiti, e $ 300.000 per i danni presenti e futuri che da tale vicenda continuano a scaturire.
La reazione della scuola
Il distretto scolastico frequentato dalla ragazza ha fatto sapere di rispettare la sentenza presa dal tribunale e di riconoscere i risultati della causa. Nonché di avere molto a cuore la sicurezza e il benessere degli studenti, che per loro è la massima priorità. Ha anche affermato di avere intrapreso una serie di azioni per contrastare il bullismo. Come l’aggiunta di due assistenti per la sicurezza degli studenti in due scuole elementari del distretto e l’attuazione di un piano di sicurezza.
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