Una grave vicenda si è verificata in una scuola superiore delle Marche. Qui, un’alunna è finita in coma etilico mentre era a scuola, ma secondo le prime testimonianze sarebbe arrivata in classe già ubriaca alle 8 del mattino. A sorpresa, compagni e insegnanti si sono resi conto del fatto che la ragazza non stesse bene, ed hanno quindi chiamato subito i soccorsi. Vediamo come sono andate le cose.
Ragazza in coma etilico a scuola
La ragazza sarebbe arrivata a scuola già visibilmente ubriaca in compagnia di un altro ragazzo, anche lui nelle stesse condizioni. Una volta in classe, però, la ragazzina avrebbe perso i sensi. Si era appoggiata al banco, ma i suoi compagni si sono resi conto che non rispondeva e che neanche toccandola dava segni di vigilanza. Per questo, si è deciso di chiamare immediatamente i soccorsi.
Giunta sul posto in pochi minuti, l’ambulanza ha trasportato la ragazza in ospedale, dove ha ricevuto le prime cure. Contestualmente sono stati avvisati anche i suoi genitori, che l’hanno poi raggiunta presso la struttura ospedaliera. Attualmente non si hanno ulteriori notizie riguardanti l’accaduto, né tantomeno i dettagli della vicenda. Se non che i risvolti sarebbero potuti essere anche più gravi.
Il consumo di alcool da parte dei minori
Il caso dell’alunna è un chiaro esempio dei pericoli legati all’abuso di alcolici da parte dei giovani. L’episodio è stato prontamente segnalato e la studentessa portata in ospedale per ricevere le cure necessarie. Tuttavia, l’incidente deve essere preso come un campanello d’allarme per affrontare l’emergenza in modo più ampio. Così come ha sottolineato il dirigente del servizio dipendenze patologiche, Gianni Giuli, la situazione indica “un malessere che va affrontato attraverso un percorso di assistenza” e che a disposizione delle famiglie esistono sia dei centri di ascolto, che degli ambulatori specifici per i giovani per garantire assistenza che in via privata.
Insomma, è di fondamentale importanza affrontare il problema attraverso un percorso guidato, poiché l’abuso di alcol può essere sintomo di un malessere che va oltre la semplice sperimentazione. È importante che le famiglie e i giovani facciano uso degli strumenti a loro disposizione per affrontare al meglio il problema. Strumenti che garantiscono comunque la massima privacy per le persone coinvolte. Nonostante l’Italia sia uno dei pochi Paesi in cui non vige il divieto di vendita delle bevande alcoliche ai minori, è bene ricordare come la somministrazione ai minori di 16 anni sia vietata dall’art. 689 del Codice Penale.
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