Una grande città può essere sostenibile? Amburgo è una di queste. Con i suoi 1,8 milioni di residenti, la metropoli tedesca è il secondo comune più popoloso della Germania e l’ottavo dell’intera Europa. Grande città a vocazione industriale e portuale è riuscita a diventare in poco più di vent’anni un esempio di sostenibilità riconosciuto a livello mondiale e premiato dalla Commissione europea con l’European Green Capital Award 2011. Ecco cosa vedere nella città e quali sono i luoghi da visitare.
Amburgo: la smart city ecosostenibile
Muoversi ad Amburgo, sia per le vie del centro sia nelle aree più periferiche, è davvero un gioco da ragazzi. Perché? Perché Amburgo, un po’ come Berlino e le mete del Nord Europa, riconosce che la qualità dei servizi e dei trasporti pubblici sono la carta di identità, oltre che la cartina al tornasole, di una città vivibile e sostenibile. Da qualche anno, infatti, Amburgo ha puntato – e continua a puntare – tutto sulla qualità dei servizi e della vita, investendo nella mobilità sostenibile, nell’efficienza dei trasporti, nella produzione di energia rinnovabile e nella partecipazione dei cittadini alle decisioni comunali.
All’inizio degli anni ’90, il tessuto urbano e la qualità ambientale erano quelli tipici di un grande centro industriale. La sfida più impegnativa era rappresentata dal rapido sviluppo del porto e proprio nella gestione dell’area portuale che si possono trovare i princìpi strategici della municipalità amburghese. L’amministrazione pubblica ha deciso di non aumentarne l’estensione geografica, bensì di puntare sull’efficienza energetica e la riqualificazione dell’esistente.
Questa scelta coraggiosa mette in luce una riflessione sul futuro urbano incentrata non soltanto sulle potenzialità produttive ma anche sui limiti del territorio. L’obiettivo principale era – ed è – quello di ridurre in modo consistente le emissioni di CO2. In questa prospettiva, gli interventi più rilevanti hanno riguardato proprio il porto. Alcuni esempi: il sistema Container Taxi (una flotta di chiatte fluviali ognuna delle quali rimpiazza 60 autocarri); il programma Green Shipping, che riduce le tasse portuali per le navi eco-friendly; ma soprattutto la realizzazione dell’HafenCity, il più grande progetto di rigenerazione urbana d’Europa (157 ettari).
Nella stessa direzione eco-sostenibile vanno i progetti di miglioramento del trasporto pubblico (259 milioni di euro investiti negli ultimi anni per modernizzare il sistema di autobus). Questi investimenti, insieme al potenziamento del servizio di bike sharing, hanno come obiettivo la graduale diminuzione dell’utilizzo di mezzi privati per gli spostamenti nella regione metropolitana. Una regione sempre più green (4700 ettari di spazi naturali, più di 100 anni fa) che consente all’89% degli amburghesi di vivere ad un raggio di 300 metri da un’area verde.
Lo testimoniano i risultati ottenuti: le emissioni di CO2 hanno subìto una riduzione del 15% rispetto al 1990. E lo attestano alcune tra le più importanti indagini sulla qualità della vita (Mercer, Monocle), che la inseriscono costantemente tra le prime venti città più vivibili del mondo. Amburgo è dunque la prova che crescita economica e protezione ambientale possono andare di pari passo. Tutti questi elementi hanno fatto della metropoli tedesca un modello di sviluppo urbano da seguire con attenzione e aiutano forse a fugare ogni dubbio sulla possibilità per una metropoli di essere realmente sostenibile.
Tra le più ricche in Europa, la sua maggiore fonte di reddito è rappresentata proprio dal porto, che è perciò il cuore della sua economia, per quanto anche l’industria e i media siano assai floridi.
L’importante porto commerciale ha un forte impatto nell’economia della città, che nel 2011 è stata eletta European Green Capital. Un progetto su tutti è stato certamente la riqualificazione urbanistica dei 155 ettari prima destinati alle attività portuali: oggi l’HafenCity è un nuovo quartiere con edifici efficienti, dotati di pannelli fotovoltaici e piccole turbine eoliche e dove si è scommesso sulla mobilità sostenibile. Ecco allora piste ciclabili, stazioni per il bike sharing e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici. Verde pubblico, mobilità lenta, riduzione dei consumi, rinnovabili, efficienza energetica. Ecco quella che si definisce una smart city.
Va ricordato che Amburgo ha fissato obiettivi ambiziosi di protezione del clima, come la riduzione delle emissioni di CO2 del 40% entro il 2020 e dell’80% entro il 2050. emissioni di CO2 a persona sono stati ridotti di circa il 15% rispetto al 1990, con annua un risparmio energetico di circa 46.000 MWh, un risultato importante per un grande città. La Porto di Amburgo sul fiume Elba è il secondo più grande in termini di numero di container movimentati Europa. Ma la città tedesca è finita sotto i riflettori anche per il progetto “Green Network”, ovvero una rete di piste ciclabili che collegherà l’intera città. Entro il 2034 Amburgo prevede di dire addio alle auto e impedire ai veicoli a motore di arrivare in centro. “Nel giro di 15 o 20 anni sarà possibile girare per la città esclusivamente in bici o a piedi”.
Vivere ad Amburgo
Tutto questo è da incipit per invogliarvi a trascorrere un po’ di giorni ad Amburgo o perché no, a viverci per tutta la vita, se questo è il lifestyle che desiderate e che andate cercando. Nel frattempo però, approfittate dei servizi e delle infrastrutture che la città vi offre per gironzolare un po’, in modo da scoprire cosa fare ad Amburgo.
Partiamo ad esempio dai laghi del fiume Alster, due laghi circondati da parchi, luogo preferito in estate dagli amburghesi. Un’oasi di pace dove fare sport o bersi una birra ghiacciata nel bel mezzo della città.
Oppure una passeggiata romantica al Porto di Altona, punto nevralgico della città, ancora oggi principale centro economico. Qui potrete vedere dal vivo l’attività frenetica del mercato del pesce e cercare dei locali dove mangiare a prezzi economici.
Non vi piace il pesce? Beh, allora lanciatevi sulla carne: sapevate che l’hamburger, tipico piatto americano, è in realtà nato qui? Ebbene sì, la mitica polpettona di carne è stata creata qui, nel lontano 1891, da un signore di nome Otto Kuasw.
Se amate il calcio, non perdetevi un incontro della famosa squadra di Amburgo, il St. Pauli, nota al mondo per la sua bandiera con teschio e ossa incrociate. La squadra di calcio riprende il nome da uno dei quartieri popolari della città, oggi una delle aree più vivaci e culturalmente frenetiche di Amburgo.
Un giro nel cuore della città, nel suo centro storico così pittoresco, con i suoi edifici antichi, oppure un tour dei musei nella zona dei magazzini, con i suoi tipici edifici in mattoncini rossi di laterizio. Rosso, come il quartiere di Reeperbhan, principale attrazione turistica della città, con tanti locali dove mangiare, bere e divertirsi.
E ancora shopping, cultura, eventi, musica, teatro e tutto quello che una città può offrire a chi sa che la Germania non è solo Berlino e il Muro, ma anche di città come Amburgo, desiderose di presentarsi ai visitatori in tutta la loro bellezza.