Una studentessa del liceo Da Vinci di Trento era stata recentemente ammessa all’esame di Stato nonostante le 5 insufficienze riportate agli scrutini grazie ad una sentenza del Tar, che le aveva permesso di partecipare alla maturità anche a fronte del fatto che non avesse i requisiti necessari. Purtroppo, però, la vicenda non si è conclusa con un bel lieto fine: la ragazza è stata bocciata agli orali. E dovrà, almeno per il momento, rinunciare all’idea di proseguire i suoi studi all’Università. La vicenda ha lasciato tutti sorpresi, ma vediamo come si è svolta nel dettaglio.
Ammessa alla maturità dal Tar con 5 insufficienze
Sappiamo che tra i requisiti necessari per poter accedere alla maturità ci sono l’aver frequentato le lezioni per almeno tre quarti del monte ore annuale personalizzato e il non avere riportato una valutazione inferiore ai sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi.
Ebbene, la studentessa, di insufficienze, ne aveva ben 5. Ma il Tar ha ritenuto ugualmente di farla accedere agli esami di stato. Il tutto, per consentirle di andare all’Università per studiare Economia aziendale, avendo già superato i test d’ingresso richiesti.
Ma non è andata come ci si sarebbe auspicato: il 10 luglio, infatti, quando si è presentata all’esame orale accompagnata dai suoi genitori e dagli avvocati, ha subito un’altra bocciatura. La commissione, dopo quasi sei ore di scrutinio, è giunta alla decisione di respingerla lasciando di stucco tutti i presenti. A sostenere quest’ultima, era presente anche un gruppo di insegnanti che aveva voluto assistere all’esame per far sentire ai docenti della commissione – sui quali si avvertiva una certa pressione – il proprio sostegno.
Viene bocciata all’orale
Grande delusione per la ragazza e per la sua famiglia. Alla notizia della bocciatura, i legali della studentessa avevano cercato di sollevare alcune perplessità per poi fare ricorso, sottolineando il fatto che l’istituto Da Vinci non avesse mai organizzato corsi di recupero per le materie in cui la giovane aveva avuto un’insufficienza. Ma, a quanto pare, la ragazza dovrà accettare il giudizio della commissione e ripetere l’anno prima di poter approdare, finalmente, all’università e lasciarsi alle spalle questa spiacevole vicenda.
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