Andrà tutto bene di Levante: uscita
Da venerdì 5 aprile in rotazione radiofonica Andrà tutto bene, il nuovo singolo di Levante per Warner Music dopo 3 dischi di successo per pubblico e critica e due libri bestseller. In estate Levante sarà in tour in alcune delle arene storiche italiane. I biglietti per il tour estivo sono disponibili su ticketone.it già dallo scorso 1 aprile.
Andrà tutto bene di Levante: testo
Con che fiducia avanzo
un passo dopo l’altro
se la speranza è appesa a un filo
che sembra un cappio
incappo in un sacchetto
nella tua indifferenza
in fondo a questa strada hanno già perso la pazienza
i corsi di paura
ricorsi della storia
per trattenerci in una morsa senza memoria
senza memoriaMi muovo in imbarazzo nel caldo di dicembre
si scioglie il mondo muto pollice non è verde
ti piace la natura ma non sai dare aiuti
ti va di fare un tuffo in mare ma poi ti rifiuti
tra i tuoi rifiuti
tutti i rifiuti
poi mi rifiuti
poi ci rifiutiTutti
Questo è il futuro che sognavi per te
credevi fosse più lontano, eh?
Ti senti fuori tempo limite contro ogni previsione
hai perso il desiderio della rivoluzioneArrestano un ragazzo
lo uccidono per spaccio
l’involuzione che fa specie trova consenso
la vita è un dono sacro
l’eutanasia un peccato
se muore uomo in mezzo al mare
è solo un immigrato
si paga pure l’aria
la gente non respira
mi chiedo ancora quanti sogni devo allo Stato
in questo statoQuesto è il futuro che sognavi per te
credevi fosse più lontano, eh?
Ti senti fuori tempo limite contro ogni previsione
hai perso il desiderio della rivoluzioneTempi deserti di coraggio
stavamo bene quando stavamo peggio
le frasi fatte per parlare
fare l’amore e non pensare
tienimi stretta in un abbraccio
non ho paura se ci andiamo insieme
del domani mi ripeti che
andrà tutto beneQuesto è il futuro che sognavi per te
credevi fosse più lontano, eh?
Ti senti fuori tempo limite contro ogni previsione
hai perso il desiderio della rivoluzione
Andrà tutto bene di Levante: significato
Questo nuovo singolo parla di futuro senza memoria, elenca lo spaventoso presente ma si aggrappa alla promessa che “andrà tutto bene”. Non è solo un notiziario, è una presa di coscienza, ritrovarsi grandi e sentirsi in ogni caso piccoli davanti a catastrofi ambientali, politiche disumane e indifferenza quasi pornografica, da censura. Chi c’è ora ha dimenticato chi c’era prima, gli uomini delle grandi rivoluzioni, delle grandi evoluzioni e senza un’idea di futuro indietreggia per paura nelle scelte sbagliate allontana ciò che non capisce.