C’è chi, fin da piccolo, sa già cosa vuole fare nella vita e magari, con grande spirito di sacrificio, si impegna per anni per giungere al suo obiettivo. E c’è chi, invece, ha la fortuna di trovare il lavoro dei suoi sogni ad una settimana dalla laurea. E’ ciò che è successo ad Andrea Alessandrelli, un ragazzo di soli 23 anni che, pochi giorni dopo essersi laureato, è stato assunto come docente. Per questo deve ringraziare la difficoltà da parte delle scuole nel reperire insegnanti di matematica. Ma come sono andate le cose?
Andrea, assunto come professore di matematica a 23 anni
Andrea è passato nel giro di pochi giorni dall’essere uno studente universitario appena laureato ad un professore di matematica al liceo. Ciò a differenza di molti suoi coetanei. Non è raro, infatti, che dal momento della laurea passino mesi, perfino anni prima di poter insegnare. Possiamo quindi affermare che Andrea Alessandrelli, 23enne salentino laureato in Fisica teorica e astrofisica all’Università di Lecce, sia stato particolarmente fortunato nell’essere assunto come docente – in sostituzione di uno in aspettativa – presso il liceo Leonardo da Vinci di Maglie.
Reperire docenti di matematica è sempre più difficile
Il ragazzo ha coronato il suo sogno, quello di insegnare matematica, ed il tutto ad una settimana circa dalla sua laurea. Questa è stata senza dubbio una fortuna per il ragazzo, ma nasconde anche la grande difficoltà, da parte delle scuole, di riuscire a reperire insegnanti, in particolar modo quelli specializzati nelle materie scientifiche. Così ha sottolineato anche Annarita Corrado, dirigente del liceo:
«In questi giorni eravamo in grandi difficoltà perché è molto difficile reperire docenti di matematica. La classe di concorso A27 è sempre in esaurimento e non si trovano insegnanti o supplenti di matematica. Andrea ha saputo che avevamo bisogno di un docente ed ha inviato la lettera di messa a disposizione. Il 28 è stato proclamato dottore con 110 e lode e venerdì ha iniziato la sua supplenza in una prima ed una quinta, classi di una docente che si è messa in aspettativa».
Una storia che fa ben sperare chi si trovi nella stessa situazione di Andrea. Il quale, tra l’altro, ha avuto un’accoglienza più che positiva in classe. Probabilmente anche per la vicinanza di età, che lo rende di certo molto più affine ai ragazzi della scuola superiore di quanto non lo siano insegnanti ben più maturi.
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