Il noto divulgatore scientifico Andrea Moccia condivide il suo percorso, dagli studi alla fondazione di Geopop, con aneddoti, successi e visioni per il futuro.
Negli scorsi giorni Andrea Moccia è stato ospite del programma di Vincenzo Schettini “La Fisica che ci Piace” per raccontare un po’ la sua storia, dalla scuola alla creazione di un canale con migliaia di follower. Durante la trasmissione Moccia ha rivelato, con una punta di autoironia, di non essere stato uno “studente modello”, anzi, ha avuto difficoltà in diverse materie: “Ero molto diligente, studiavo anche tanto, però non avevo 8 e 9, 6, 7, insomma, qualche anno – ti dirò – sono stato anche rimandato”, riferendosi ai voti non eccelsi ottenuti in filosofia e matematica. Nonostante le sfide scolastiche, però, Moccia è riuscito a trovare la sua vocazione nelle scienze della Terra, un interesse nato durante le superiori e sbocciato negli anni universitari con la scelta della facoltà di Geologia.
La passione per la geologia è poi diventata la chiave del suo successo professionale. Dopo la laurea in Geologia e un master in Georisorse, la carriera di Moccia ha preso una piega inaspettata: a 25 anni ha ottenuto uno stage in Scozia presso la Midland Valley Exploration, dove, dopo pochi mesi, è stato assunto e si è specializzato nella costruzione di modelli 3D del sottosuolo, un’esperienza che l’ha poi portato a lavorare per sette anni presso l’Istituto nazionale francese dell’energia, viaggiando tra Asia, Africa e Sudamerica. Grazie a questo curriculum è riuscito a raggiungere importanti posizioni manageriali e finalmente, nel 2021, è arrivata l’occasione per tornare in Italia grazie a Snam, che gli ha offerto il tanto ambito posto fisso. Solo pochi mesi dopo, però, Moccia ha deciso di lasciare il posto fisso per dedicarsi completamente a Geopop, progetto che aveva avviato nel 2018.
Durante la puntata, Moccia ha anche affrontato un argomento scientifico affascinante: l’importanza del campo magnetico terrestre. Definendolo uno “scudo fondamentale per la vita sulla Terra”, ha spiegato come il campo magnetico protegga il nostro pianeta dai venti solari, sottolineando che “senza questo scudo, saremmo spacciati”. Infine, Moccia ha parlato del valore della famiglia, definendola “una forza ancora più potente del magnetismo terrestre”, per fare una dolce dedica alla compagna e al figlio Giulian.
Geopop: una nuova era della divulgazione scientifica
Geopop è nato come un esperimento tra amici e oggi è tra i principali canali di divulgazione scientifica in Italia, con milioni di follower su diverse piattaforme social. “Volevo raccontare la scienza nella vita di tutti i giorni”, aveva spiegato Moccia in una recente intervista al Corriere della Sera. Spesso si crede che il pubblico non abbia interesse o curiosità per la scienza, in realtà il successo del canale dimostra il contrario: “Il pubblico non legge, non approfondisce. Falso. C’è tanta curiosità”. In poco tempo, Geopop ha raggiunto numeri impressionanti con 13 milioni di follower sui social, di cui 3 milioni su Instagram, 3,3 milioni su Facebook e 3,1 milioni su TikTok.
Tra i video più visti, Moccia ha citato il documentario sul crollo delle Torri Gemelle, un’analisi durata 11 minuti che ha ottenuto 25 milioni di visualizzazioni su Facebook. Per realizzare il video, Moccia e il suo team hanno collaborato con il NIST (National Institute of Standards and Technology) statunitense, ottenendo informazioni dettagliate per una ricostruzione accurata dell’evento.
Progetti futuri nel legame con la community
Moccia ha anche parlato del futuro di Geopop, anticipando alcuni dei progetti in cantiere, come il nuovo programma di membership che sarà lanciato a breve. “Chiederemo alla community di credere (ancora di più) in Geopop”. Il progetto prevede infatti diverse iniziative basate sul numero di sostenitori: a partire da 1.000 membri, sarà realizzato un programma in prima serata su YouTube; a 3.000, una troupe partirà per l’Islanda per un documentario esclusivo e a 50.000 membri potrebbe prendere vita un programma dedicato ai bambini.