Visiotalent sostituisce l’idea di una preselezione telefonica con dei brevi video realizzati senza un tempo di preparazione, un metodo rivoluzionario che sta prendendo piede in tutta Europa. Abbiamo intervistato Andrea Pedrini, Country Manager per l’Italia, per saperne un po’ di più…
Come nasce l’idea di creare Visiotalent?
“È una idea di due giovani talenti che, trovandosi in una difficoltà oggettiva nel trovare una opportunità lavorativa post laurea, con le classiche risposte (vi faremo sapere, poco esperti, etc) hanno pensato a come possibile per un candidato uscire dal solito CV per poter essere riconosciuto come talento anche nella prima fase della attività di screening. Da li è nata l’idea e la continua crescita con i risultati odierni”.
Perché ritenete che il vostro metodo sia innovativo?
“Perché parte dall’idea di usare la tecnologia non per sostituire l’uomo ma per aiutarlo al meglio, e dall’uso del video come ottimo sistema per aiutare le persone ad evidenziarsi e farsi valutare. L’innovazione sta nel concetto e nello strumento, infatti ambe due gli aspetti permettono di ottimizzare l’attività ampliando le informazioni di ogni candidato e aiutano quest’ultimo a dare maggiori elementi di valutazione”
Quali sono i consigli che dareste ai ragazzi che sono in cerca di lavoro dopo gli studi?
Essere curiosi e usare le proprie competenze per essere unici e fare molte esperienze sia in Italia che all’estero.
In Italia il tasso di disoccupazione tra i giovani è molto alto, pensate che il vostro metodo possa aiutarli nella ricerca di un impiego, se sì, come?
“Certamente si anche se il problema è un po’ di più alla radice della nostra situazione economica finanziaria. Ma questo può essere uno strumento in più. Fermo restando che non è solo per giovani ma anzi può essere usato con ottimi risultati su tutti i range di età, tutti i tipi di profili e settori”.
Che vantaggio c’è per le aziende e per chi si candida?
“Partiamo dal candidato che è di fatto il lato da cui è nato tutto. Il vantaggio è appunto la possibilità di evidenziarsi e uscire dal solito schema del CV che magari non è molto appealing e concreto. Oggi ci sono molte correnti si pensiero riguardo il come fare un cv, europeo, personalizzato, pieno di info o sintetico. È comunque soggettivo il suo gradimento. Mentre una video intervista on-domand permette di aggiungere e staccarsi da questo schema completandolo con elementi più interessanti legati alle soft skill che sono poi gli elementi di maggior successo nell’inserimento del candidato.
Lato azienda oltre a un conseguente miglioramento qualitativo delle informazioni, la selezione può saltare direttamente tutta la parte legata alla attività di call interview e unire la valutazione primaria del CV con quella successiva delle info (che di solito arrivano via telefono).
Da li il vantaggio è di poter passare alla fase del classico colloquio de visu proprio con maggior chiarezza sui candidati che risultano migliori.
Di solito il secondo vantaggio è la possibilità di non valutare solo i profili perfetti (su CV) ma anche quelli che magari non sono perfettamente convincenti ma di fatto spesso sono i giusti “talenti”. Infatti la nostra esperienza ci ha insegnato che proprio nei CV non perfetti spesso si nasconde il talento giusto”.