Il Barocco: riassunto e analisi della corrente letteraria
Il Barocco è una tendenza artistica e letteraria che determina una profonda trasformazione della sensibilità e gusto del passato. Si esprime durante tutto il ‘600 e raggiunge i massimi risultati in Spagna e Italia: il rinnovamento investe tutte le manifestazioni creative, modifica il rapporto con la tradizione e ha influenza anche sul piano della società.
Secondo alcuni studiosi il termine “ barocco” deriva dal portoghese “ barroco”, che sta ad indicare una perla irregolare e non sferica: tale attenzione per un elemento imperfetto ben si inserirebbe nell’ottica barocca, tutta tesa ad esaltare lo strano e l’eccezionale. Secondo altri critici la parola veniva invece usata nella filosofia scolastica, per riferirsi ad un particolare tipo di procedimento logico, apparentemente corretto ma danneggiato da una sottile debolezza interna.
La denominazione “ barocco” fu comunque usata per qualificare l’arte e la letteratura del ‘600 solo un secolo più tardi, col fine polemico di puntare il dito contro il suo amore per la bizzarria e l’artificio.
Il Barocco e il contesto storico
Il ‘600 è un secolo di aspri conflitti e di profonde trasformazioni.
Sul piano politico si assiste allo scontro tra l’Impero spagnolo e le potenze nazionali che si affacciano sull’Atlantico, ovvero Francia, Olanda e Inghilterra: la lenta ma inarrestabile decadenza dell’Impero Spagnolo ( quello su cui “ non tramonta il sole”) e l’emergere in Europa della Francia come potenza egemone non rappresenta un puro e semplice cambio della guardia, ma una trasformazione profonda del quadro geopolitico del mondo, della concezione del potere e dei rapporti tra l’individuo e l’organizzazione sociale e politica di cui fa parte. La vittoria della Francia e lo sviluppo di Inghilterra e Olanda sposta infatti il baricentro politico del continente dal Mediterraneo all’Atlantico, e dimostra la supremazia di nuovi modelli politici. Si impone lo stato moderno, che è assoluto e centrale ma fondamentalmente laico, al contrario della forte religiosità di cui era intriso l’impero spagnolo.
Ai tumulti politici si aggiungono una terribile crisi economica che toccò le punte massime nel 1630 e fu diretta conseguenza delle continue e sanguinose guerre; pesanti carestie dovute alla scarsità di risorse alimentari e povertà diffusa e disastrose pestilenze che furono all’origine di lotte e rivolte popolari.
Tutto ciò porta alla consapevolezza della crisi dei modelli antichi, e alla necessità di elaborare proposte innovative e vitali che si esplicano sul piano letterario nel Barocco e su quello scientifico nella Scienza Nuova di Galileo Galilei.
La visione del mondo barocco
All’opposto dell’età rinascimentale, il Barocco è interessato non all’armonia e all’ordine della natura quanto piuttosto all’anomalia, all’eccezione e al difetto.
Tale gusto è generato dalle recenti scoperte scientifiche, che avevano dimostrato che il mondo e la natura erano ben diverse da come una tradizione millenaria li aveva descritti: s’ apprende l’esistenza di nuovi continenti, s’ incontrano popoli e razze diversi dagli Europei, si scopre che la Terra gira intorno al Sole e non viceversa e che non è affatto al centro dell’Universo, e si nota che la Luna è geologicamente simile al nostro pianeta e non un elemento divino e distante. L’intero sistema conoscitivo entra in crisi e il vuoto viene colmato attraverso la ricerca e la sperimentazione, in un clima di tensione e dubbio che stimola la riflessione critica e cerca nuove basi per le certezze individuali e collettive.
Arte e letteratura vanno alla caccia della finzione: si ritiene infatti che solo l’uomo capace di dominare e guidare la finzione sarà anche in grado di risolvere gli inganni che la realtà in cui vive produce quotidianamente.
Lo scrittore formula analogie, metafore e simboli che si trasformano nei fondamenti delle nuove coordinate conoscitive: s’affida all’analogia perché permette all’artista di intuire ciò che i sensi e la ragione non sanno decifrare e usa frequentemente il simbolo in quanto adeguato a spiegare fenomeni sfuggenti. La metafora ( letteralmente “ trasposizione”) è una figura retorica antichissima che trova un largo impiego nel linguaggio barocco, ma che si discosta dall’uso tradizionale e classico: lega infatti tra loro ambiti semantici che non sono sentiti come particolarmente vicini, e che vengono congiunti in maniera insolita e arbitraria, allo scopo di divertire e meravigliare.
Il letterato esalta sempre più il proprio ingegno ed acutezza ed indulge talvolta nella formulazione di esercizi letterari leziosi, bizzarri, inutili e fine a se stessi che sono destinati ad essere ripudiati dal pubblico nell’arco di qualche decennio: spesso dunque l’attenzione alla tecnica di cui gli artisti barocchi danno prova tende a trasformarsi in un noioso tecnicismo.
Tra i principali esponenti della lirica barocca, è opportuno citare la figura di Giovan Battista Marino.
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