La lingua italiana è ricca di modi di dire e frasi fatte che sono il frutto di un’assimilazione ormai datata: fanno parte del nostro modo di esprimerci, sappiamo che cosa significano e quando usarli, ma non in quale circostanza sono nati. Ecco dieci modi di dire particolarmente curiosi e le storie che hanno alle spalle.
Bere il bicchiere della staffa – Si utilizza quando si intende dire che si berrà ancora un bicchiere prima di congedarsi dagli amici e rientrare a casa. L’origine è verosimilmente attribuibile all’ultimo bicchiere che i signori dell’Ottocento bevevano quando avevano già un piede nella staffa del cavallo che li avrebbe ricondotti a casa.
Canto del cigno – Viene utilizzato per identificare l’ultima espressione degna di nota di una vita professionale o di una carriera artistica e sportiva.
Capro espiatorio – Era un capro utilizzato come vittima sacrificale nei sacrifici con i quali gli ebrei chiedevano perdono dei propri peccati nel Tempio di Gerusalemme. Nel giorno dell’espiazione (kippūr), il sommo sacerdote caricava tutti peccati del popolo su un capro e poi lo mandava nel deserto. Attualmente il termine è utilizzato per identificare individui, gruppi e organizzazioni ai quali viene addossata una responsabilità o una colpa sebbene questi siano totalmente o parzialmente innocenti.
Un altro paio di maniche – Indica una cosa o una situazione totalmente differente rispetto a quella descritta in precedenza. Questa espressione idiomatica si ritrova anche ne I promessi sposi di Alessandro Manzoni: “lo stampato lo sapeva leggere, mettendoci il suo tempo: lo scritto è un altro par di maniche”. Nell’abbigliamento medievale e rinascimentale, infatti, le maniche erano intercambiabili.
Eminenza grigia – Questa espressione identifica una personalità molto influente ma che non ha e/o non vuole avere visibilità. L’eminenza grigia aiuta e consiglia e aiuta persone di potere nel prendere decisioni restando nell’ombra. Perché eminenza grigia? Il nome si deve al frate François-Joseph Le Clerc du Tremblay, segretario del cardinale Richelieu e considerato la mente dietro alle decisioni del primo ministro di Luigi XIII. Se Richelieu era l’eminenza rossa (questo il colore del manto cardinalizio), il frate venne ribattezzato “eminenza grigia” per via del colore del saio.
Modi di dire: seconda parte
Fare il portoghese – Si utilizza quando si usufruisce di un servizio senza pagarlo: per esempio quando si assiste a uno spettacolo o quando si sale su di un mezzo pubblico senza pagare il biglietto. L’espressione nasce da quanto avvenuto a Roma nel XVIII secolo quando l’ambasciatore portoghese presso lo Stato Pontificio invitò i portoghesi residenti a Roma ad assistere gratuitamente a uno spettacolo teatrale. Non era necessario alcun invito formale, ma soltanto un’autodichiarazione della propria nazionalità. Molti romani, quindi, si finsero portoghesi per poter assistere gratuitamente alla manifestazione.
Pace cartaginese – Si utilizza quando, al termine di un conflitto, le condizioni per la pace condizionano in maniera fortemente negativa una delle due parti. L’origine di questo termine è attribuibile alle condizioni imposte dai Romani ai Cartaginesi al termine della seconda guerra punica.
Perdere la Trebisonda – Significa perdere il controllo, essere confusi e disorientati. L’espressione fa riferimento al ruolo di “faro”che Trebisonda (in turco Trabzon) aveva per i naviganti che viaggiavano sulla rotta tra Europa e Medio Oriente.
Aprire il vaso di Pandora – Questa frase fatta si utilizza quando vengono fatte rivelazioni particolarmente importanti che fanno emergere eventi o meccanismi fino a quel momento sconosciuti. Il modo di dire allude anche all’impossibilità di tornare a celare quanto divenuto di dominio pubblico e fa riferimento al vaso (o scrigno) di Pandora, leggendario contenitore di tutti i mali del mondo.
Far vedere i sorci verdi – Significa seminare il terrore e la paura. Di origine militaresca, questa locuzione risale alla guerra in Abissinia del ’35-’36: la squadriglia di bombardieri italiani venne detta dei “sorci verdi” per i tre topi verdi dipinti sulla carlinga. I suoi aviatori, esaltati dalla stampa e dalla retorica fascista, diventarono noti al pubblico italiano e “far vedere i sorci verdi” prese a indicare tutte le azioni tese a seminare sgomento e terrore.
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