L’11 settembre 2001 avveniva il ben noto attacco alle Torri Gemelle di New York: oggi, a distanza di tredici anni da quella data noi vogliamo ricordare quanto avvenuto, nella speranza che non debbano più avvenire tragedie simili e che, soprattutto, la pace regni nel mondo. Appello, questo, più che mai sentito in questi giorni in cui i venti di guerra continuano a soffiare, sempre più forti a quanto pare.
Notizie di situazioni drammatiche giungono dai quattro angoli del mondo e confermano che, purtroppo, gli esseri umani non riescono proprio a capire quanto sia preziosa la pacifica convivenza. È incredibile quanto, anno dopo anno, l’umanità appaia sempre più stupida, una stupidità che non ha colore o connotazione geografica o religiosa.
Mario Luzi (1914-2005) ha dedicato una poesia a quel giorno del settembre 2011 e invita tutti – ripetiamo: tutti – a dimettere la propria alterigia e a conseguire, insieme, la pace. Che è delicata come gli steli dei fiori.
Mario Luzi, 11 settembre
Dimettete la vostra alterigia
sorelle di opulenza
gemelle di dominanza,
cessate di torreggiare
nel lutto e nel compianto
dopo il crollo e la voragine,
dopo lo scempio.
Vi ha una fede sanguinosa
in un attimo
ridotte a niente.
Sia umile e dolente,
non sia furibondo
lo strazio dell’ecatombe.Si sono mescolati
in quella frenesia di morte
dell’estremo affronto i sangui,
l’arabo, l’ebreo,
il cristiano, l’indio.
E ora vi richiamerà
qualcuno ai vostri fasti.
Risorgete, risorgete,
non più torri, ma steli,
gigli di preghiera.
Avvenga per desiderio
di pace. Di pace vera.
Foto | Guarda la pagina per l’autore [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
- Tesine