1984 DI ORWELL: RECENSIONE E COMMENTO. Hai bisogno di spunti e idee per fare la recensione o il commento del romanzo 1984 di George Orwell? Sei nel posto giusto! Oggi ti proponiamo i nostri appunti per inquadrare l’opera, scoprire la trama e il riassunto del romanzo e analizzare i personaggi del libro. Sappiamo benissimo che fare un commento o recensire un romanzo non è affatto semplice, per questo abbiamo pensato di darti una mano, così sarà più facile fare i compiti per la scuola. Grazie al nostro commento e alla nostra recensione, capire cosa scrivere e completare la scheda libro sarà facilissimo come bere un bicchier d’acqua!
Bando alle ciance! Per prima cosa ripassiamo la trama: 1984 Riassunto
GEORGE ORWELL, 1984: ANALISI DEI PERSONAGGI. Dopo aver dato una rinfrescatina alla memoria rileggendo la trama del libro, prima di arrivare al commento su 1984, passiamo ad analizzare i personaggi presenti. Partiamo dal protagonista:
- Winston Smith: all’inizio del libro, il protagonista è senza spina dorsale e privo di ogni iniziativa: non ha moglie o figli, né amici o famiglia; nessun rapporto, neanche sul lavoro e nessuna interazione esterna. In fondo però Winston è vivo, e questa vitalità lo spingerà a trovare un modo per essere finalmente libero, pur venendo sopraffatto dal “sistema”.
- L’antagonista assoluto: Il Grande Fratello: il potere assolutistico è impersonato dal Grande Fratello che attraverso microfoni e telecamere sovrintende la vita di ogni essere. È ovunque e vede tutto e non si può sfuggire da tutto questo. Controlla il pensiero umano e non lascia scampo all’iniziativa individuale attraverso un organo chiamato psicopolizia. Il Grande Fratello è la conseguenza esasperata della dittatura, anche mentale, descritta da Orwell.
Personaggi secondari:
- Julia: amante di Winston, è una donna sui 25 anni, che lavora ad uno dei quattro dipartimenti principali, il Miniver, il ministero della verità. Julia affiancherà Winston nella lotta al Grande Fratello anche senza un pensiero critico reale e senza troppo essere coinvolta.
- Syme: è un collega di Winston che sta lavorando all’undicesima edizione del dizionario della neolingua. Diciamo che è soprattutto lo strumento di cui Orwell si serve per spiegare questa lingua perché, come è spiegato nel libro, il partito ne stava creando una ad hoc, cercando di ridurre le parole al minimo.
- O’Brien: è il leader del partito interno, ma lo conosciamo solo attraverso le opinioni di Winston. Per tutto il tempo il lettore non sa se è nemico o amico, e neanche Winston! Alla fine O’Brien si rivelerà un membro della psicopolizia e annienterà definitivamente il potere critico di Winston.
1984 DI ORWELL: RECENSIONE. 1984, Nineteen Eighty-Four, in lingua originale, è un romanzo di Eric Arthur Blair, conosciuto come George Orwell, e pubblicato nel 1949. Partendo dall’analisi del titolo, che proietta il lettore del tempo nel futuro, questo indica il periodo in cui sono ambientate le vicende narrate. Il romanzo appare fin dalle prime pagine come un testo distopico: il libro infatti è impregnato di un pessimismo assoluto, descrivendo un futuro cupo in cui, dopo una guerra nucleare, il mondo è diviso in potenze totalitarie. Quella di Orwell è quindi un’utopia, ma negativa. Il romanzo è in effetti ambientato in un periodo in cui il mondo appare stravolto: l’Inghilterra fa parte della macro-nazione dell’Oceania, governata da un regime che si ispira ad una forma radicalizzata di socialismo. In quest’ottica 1984 è un’opera che critica aspramente una società sottoposta al volere del “Partito”: tutta la popolazione è tenuta sotto controllo grazie al Grande Fratello. Oggi, questa diabolica invenzione non ci allarma più di tanto, ma ai tempi fu davvero una visione del mondo totalitaria e assurda: il Grande Fratello descritto da Orwell infatti guarda, sente e controlla tutto, ogni persona, grazie a telecamere e microfoni affinché nulla esista se contro il Partito. Quest’ultimo si basa su alcuni principi fondamentali, primo tra tutti il bi pensiero. Nessuno può pensare con la propria testa, bisogna essere omologati a quello del Partito e ogni sovversione è bandita! Non esistono quindi pensieri individuali da anteporre all’unico ammesso e incontrovertibile. Va da sé che, analizzando l’opera, si capisce bene che 1984 è la descrizione dell’espressione dell’ideologia dominante. Il romanzo è davvero utopico, o meglio, come lo definì Eco, antiutopico perché ci prospetta un futuro negativo, senza speranza. Nel racconto hanno una notevole importanza i mass media, fondamentali per raccogliere consensi delle masse. Ma come sappiamo, possono anche determinare il rovescio della medaglia: Winston Smith infatti, non accetta passivamente la situazione imposta e si ribella. Il fascino del romanzo è dato da una serie di fattori: la storia in primis, coinvolgente e assurda, non solo perché ci proietta in un futuro sgradevole e totalitario, ma perché ci fornisce una visione inquietante della storia generale, dove non esistono, o quasi, vie di scampo. L’unica via di salvezza è forse la lotta di classe, tanto auspicata da Marx (utopia, anche quella, come la storia insegna). La lettura di questo libro è consigliatissima: lo stile di Orwell, scarno e asciutto, ben si coniuga con le vicende narrate e con la critica ad una società negativa.
1984 DI GEORGE ORWELL: COMMENTO DELL’OPERA. Credo fortemente che questo sia un libro che tutti dovrebbero leggere, almeno una volta nella vita. Un libro che va oltre il concetto di “classico” e dovrebbe esserci sempre in ogni libreria che si rispetti. Angosciante ma al tempo stesso incalzante, grazie a questo romanzo si apre la mente. La lettura spinge, e con me è successo, a una critica più approfondita dei sistemi totalitari, dei mass media, del sistema di controllo delle masse in una visione diversa della storia, che fortunatamente non si è verificata. Oggi siamo abituati all’invasione dei mass media, che in realtà hanno anche aspetti positivi, ma ai tempi questo romanzo visionario dovette scuotere, e non poco, le coscienze di tutti, portando alla consapevolezza che ogni regime totalitario provocherebbe la rottura di ogni società, creando un futuro terribile. Alcune sfumature presenti nelle descrizioni possono essere rintracciate nella società attuale, senza però che queste appaiano disastrose come nel libro, che racconta vite controllate e impossibilitate ad essere libere. Ho amato moltissimo le ultime pagine del romanzo: la speranza si riaccende, e Winston è libero, anche se verrà completamente annientato da quella diabolica invenzione del Grande Fratello. Consiglio vivamente di leggere questo libro: c’è un’analisi distopica, quindi negativa all’ennesima potenza, della realtà, ma serve, ed è importantissimo dal mio punto di vista, a ragionare sul passato, sul presente e soprattutto sul futuro.
Hai bisogno del riassunto in inglese del romanzo? Allora leggi: 1984: riassunto in inglese del romanzo di Orwell
GEORGE ORWELL: LA FATTORIA DEGLI ANIMALI. A conclusione del commento su 1984, ricordiamo anche un’altra importantissima opera di George Orwell, e per certi versi simile seppur molto diversa nell’ambientazione: è La fattoria degli animali, un romanzo che all’apparenza sembra una favola, ma che nasconde invece un chiaro riferimento al periodo stalinista. Ecco tutte le risorse che ti servono per studiare:
- La Fattoria degli Animali: Riassunto
- Animal Farm: riassunto in inglese de La fattoria degli animali
- Scheda libro: La Fattoria degli Animali
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