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ESAMI DI STATO sessione suppletiva 2000 CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PROVA DI ITALIANO (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A – ANALISI DEL TESTO Giovanni PASCOLI, L’assiuolo 1. Dov’era la luna? ché il cielo 2. notava in un’alba di perla, 3. ed ergersi il mandorlo e il melo 4. parevano a meglio vederla. 5. Venivano soffi di lampi 6. da un nero di nubi laggiù; 7. veniva una voce dai campi: 8. chiù… 9. Le stelle lucevano rare 10. tra mezzo alla nebbia di latte: 11. sentivo il cullare del mare, 12. sentivo un fru fru tra le fratte; 13. sentivo nel cuore un sussulto, 14. com’eco d’un grido che fu. 15. Sonava lontano il singulto: 16. chiù… 17. Su tutte le lucide vette 18. tremava un sospiro di vento: 19. squassavano le cavallette 20. finissimi sistri d’argento 21. (tintinni a invisibili porte 22. che forse non s’aprono più?…); 23. e c’era quel pianto di morte… 24. chiù… G. Pascoli (1855 – 1912), nato in un piccolo paese della Romagna, iniziò gli studi a Urbino nel collegio dei padri Scolopi. Docente nei licei, passò quindi all’Università. Questa lirica, pubblicata per la prima volta nel 1897 sulla rivista “Il Marzocco”, entrò a far parte della quarta edizione di Myricae, sezione “In campagna”. L’assiuolo è un uccello rapace, simile al gufo, che compare frequentemente nella poesia pascoliana come simbolo di tristezza e di morte. 1. Comprensione complessiva Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo in non più di 10 righe. 2. Analisi e interpretazione del testo 2.1 Ogni strofa della poesia inizia con una impressione di chiarore. Individua le parole che esprimono una idea di luminosità. 2.2 Attraverso quali immagini il poeta riesce a comunicare una sensazione di mistero e in quali punti della poesia essa si accentua? 2.3 Il verso dell’assiuolo (chiù…) è dapprima “voce dei campi” (v. 7), poi “singulto (v. 15), infine “pianto di morte” (v. 23). Spiega questa varietà di espressioni. 2.4 Spiega le ragioni per cui Pascoli ricorre spesso alle onomatopee. 2.5 Prova a spiegare il significato della domanda racchiusa tra parentesi ai vv. 21 – 22. 2.6 Esprimi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Approfondimenti Questa poesia è caratterizzata dalla ricerca di suggestione: parola-musica. Spiega questa caratteristica nel contesto delle poesie pascoliane a te note e nel rapporto con alcune tendenze della poesia a lui contemporanea. TIPOLOGIA B – REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano. Se scegli la forma del “saggio breve”, interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e svolgi su questa base la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da’ al tuo saggio un titolo coerente e ipotizzane una destinazione editoriale (rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se scegli la forma dell’“articolo di giornale”, individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo ‘pezzo’. Da’ all’articolo un titolo appropriato ed indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quoti (segue nel file da scaricare)
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