Scholam omnium tristissimus locum esse plurimi credunt discipuli. Falso! Alii putant in schola discipulos nec audire nec videre ad vitam utiliora. Falso! Quattuor, quinque, sex totas horas silentium tenetur absolutum nec pueros licet aula exire nisi singulos. Puerorum oculi, cum iussu magistri in libros aspicere cogantur, voluptate quam maxima ad puellarum formosissimus trahuntur semel, bis, ter… Linguae latinae magister, olim, dum lentius per aulam ambulat Catullique carmina legit intentior, duos discipulos ridentes attentissime truci vultu observavit. Discipuli, cum iratos magistri oculos animadvertissent, umillimum inclinaverunt caput, gravius supplicium expectantes. Magister, autem, iuvenili laetitia commotus, ad duos effrenatos pueros accedens, serenissima fronte leniter subrisit. Raro in schola in vincula coniciuntur discipuli.
Versione tradotta
Molti alunni credono che il luogo più triste di tutti sia la scuola. Falso! Alcuni ritengono che a scuola gli alunni nè ascoltino nè vedano cose utili alla vita. Falso! Quattro, cinque, sei ore sono tenuti in silenzio assoluto nè è consentito ai fanciulli uscire dall'aula se non singolarmente. Gli occhi dei fanciulli, quando per ordine del maestro sono costretti a guardare sui libri, sono trasportati per piacere alla bellezza delle compagni, una, due , tre volte.. Il maestro di latino, una volta, mentre cammina lentamente per l'aula ed è intento a leggere i versi di Catullo, osservò con volto attento due fanciulli che ridevano. I discepoli chinarono umilmente la testa, aspettando la dura punizione. Il maestro, tuttavia, mosso dalla letizia dei giovani, avvicinandosi ai due sfrenati ragazzi, sorrise leggermente con volto serenissimo. Raramente a scuola gli alunni sono costretti in catene.
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