Acca Larentia - Studentville

Acca Larentia

Acca Larentia testamento ut in Antiatis historia scriptum est, Romulum regem, ut quidam autem alii tradiderunt, populum Romanum bonis suis heredem facit. Ob id meritum a flamine Quirinali sacrificium ei publice fit et dies e nomine eius in fastos additus.Sed Sabinus Masurius in primo Memorialium secutus quosdam historiae scriptores Accam Larentiam Romuli nutricem fuisse dicit.”Ea” inquit “mulier ex duodecim filiis maribus unum morte amisit. In illius locum Romulus Accae sese filium dedit seque et ceteros eius filios “fratres arvales” appellavit. Ex eo tempore collegium mansit Arvalium numero duodecim, cuius sacerdotii insigne est spicea corona et albae infulae.”

Versione tradotta

Acca Larentia con il suo testamento, come è stato scritto nella storia di Anziate, nominò erede dei suoi beni il popolo romano, o il re Romolo invece come hanno tramandato alcuni. Per questo merito dal flamine del Quirinale le si dedica un sacrificio pubblico e dal suo nome viene aggiunto un giorno ai Fasti. Ma Sabino Masurio nel primo libro dei Memoriali, seguendo alcuni scrittori di storia, disse che Acca Larentia fu la nutrice di Romolo. "Questa donna - disse - perse in mare, con la morte, uno dei suoi dodici figli. Romolo si offrì ad Acca come figlio al posto di quello e chiamò gli altri suoi figli "fratelli arvali". Da quel momento il numero del collegio degli Arvali rimase dodici, e il segno del suo sacerdozio sono una corona di spighe e bende bianche.

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