Achilles et Patroclus apud Chironem praeceptorem magnam ac dulcem amicitiam contraxerunt. Inde contra Troiam bellum simul gesserunt. Ubi,propter odium in Agamemnonem,Achille in taberna**** iners tempus agebat,procul a proeliis;Patroclus amici arma prehendit et contra viros Troiae magna vi pugnavit.Nam hostium ingentem caedem fecit,at postremo hasta Hector Patroclum transfixit.Inde milites Graeci Patrocli cadaver in castra portaverunt,ubi etiam Achillis equi immortales defleverunt fortis viri mortem.Sed Achilles praesertim desperaanter flevit.Postea,ante amici exsequias,Achilles ad singulare certamen Hectorem provocavit.Statim Troianum virum interfecit atque ter circa urbis moenia traxit corpus,cruore et vulneribus foedatum.Ita dulcis amici mortem vindicavit Achilles atque tunc demum Patrocli exsequias celebravit.
Versione tradotta
Achille e Patroclo strinsero una grande e dolce amicizia presso il loro precettore Chirone. Così insieme fecero guerra contro T-roia. Qui, però a causa dell'odio per Agamennone, Achille passava il tempo inerte nella tenda, invece che andare in battaglia; Patroclo prese allora le armi dell'amico e combattè con gran vigore contro gli uomini di T-roia. Fece infatti una gran strage di nemici, ma alla fine la lancia di Ettore trafisse Patroclo. A quel punto, i soldati greci riportarono il cadavere di Patroclo nell'accampamento, dove anche i cavalli immortali di Achille piansero la morte del forte uomo. Ma Achille pianse ancor più disperatamente. Dopo di ciò, prima delle esequie dell'amico, Achille provocò Ettore ad uno scontro singolare. Presto uccise il troiano e per tre volte ne trascinò il corpo attorno alle mura, straziato dal sangue e dalle ferite. Così Achille vendicò la morte del dolce amico e soltanto allora celebrò i funerali di Patroclo.
- Letteratura Latina
- Libro Scrinium
- Versioni dai Libri di Esercizi