AD FAMILIARES DI CICERONE, VERSIONE DI LATINO TRADOTTA – TESTO LATINO. Quod nos in Italiam salvos venisse gaudes, perpetuo gaudeas
velim; sed perturbati dolore animi magnisque iniuriis metuo ne id consilii ceperimus, quod non facile explicare possimus.
Qaure, quantum potes, adiuva; quid autem possis, mihi in mentem non venit. In viam quod te des hoc tempore, nihil est: et
longum est iter et non tutum et non video, quid prodesse possis, si veneris. Vale. D. pr. Non. Nov. Brundisio.
Versione tradotta
AD FAMILIARES DI CICERONE, VERSIONE DI LATINO - TRADUZIONE. Quanto alla gioia che tu provi che io torni salvo in Italia, vorrei che tu ne
provi per lungo tempo. Ma temo che, sconvolto da un intimo dolore e da gravi offese, ho preso una tale decisione che non posso
portare a termine facilmente. Perciò, aiuta(mi), per quanto puoi; ma come tu (possa) non mi viene in mente. Non c'è ragione
che tu ti metta in viaggio in questa circostanza. Il viaggio è lungo e non sicuro; e non vedo come tu possa essere utile, se
verrai. Stammi bene. Consegnata il 4 novembre da Brindisi.
- Letteratura Latina
- Ad Familiares di Cicerone
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