Educatus est in domo Pericli – privignus enim eius fuisse dicitur -,
eruditus a Socrate; socerum habuit Hipponicum, omnium Graeca lingua loquentium ditissimum: ut, si ipse fingere vellet, neque
plura bona comminisci neque maiora posset consequi, quam vel natura vel fortuna tribueret. Ineunte adulescentia amatus est a
multis amore Graecorum, in eis Socrate; de quo mentionem facit Plato in symposio. Namque eum induxit commemorantem se
pernoctasse cum Socrate neque aliter ab eo surrexisse, ac filius a parente debuerit. Posteaquam robustior est factus, non minus
multos amavit; in quorum amore, quoad licitum est odiosa, multa delicate iocoseque fecit, quae referremus, nisi maiora potiora
haberemus.
Versione tradotta
Fu allevato nella casa di Pericle -infatti si dice che fosse suo figliastro -, istruito da Socrate. Ebbe per
suocero Ipponico, di gran lunga il più ricco di tutti i Greci, sì che se anche avesse voluto inventarsele, non avrebbe potuto
immaginare più ricchezze né ottenerne di maggiori, rispetto a quelle che o la natura o la fortuna gli aveva concesso. Nella sua
prima giovinezza fu amato da molti, come è costume dei Greci, fra cui Socrate e di questo fa cenno Platone nel Simposio.
Infatti lo introduce che ricorda di aver dormito con Socrate e di essersi alzato dal suo letto non altrimenti che un figlio si
sarebbe alzato dal letto del padre. Dopo che divenne più maturo, ne amò a sua volta altrettanti e nel corso di questi amori
commise, finché gli fu lecito, atti biasimevoli, ma anche molti raffinati e spiritosi. Li riferiremmo se non avessimo da
parlare di cose più serie ed importanti.