Multos deos deasque coluisse Romanos et Graecos a rerum scriptoribus nobis traditum est et eorum varia multiplicia fuisse officia et munera. Nam Iovem Optimum Maximum praedicabant esse patrem et regem omnium deum hominumque, eiusque uxorem et sororem Iunonem mulierum parientium patronam et adiutricem esse. Dianam, quam etiam Artemidem appellabant, in silvis venari dicebant eiusque fratem Apollinem medicinae et poeticae arti praeesse. Vulcanum in Atenae cavernis solitum esse fulmina fratri Iovi fabricari apud Vergilium et Homerum legimus. Mercurium quoque venerabantur, nuntium ac intrpretem deorum, eique putabant alas in capite et pedibus esse, quo se velocius per aerem movere posset. Etiam narrabant eum quodam die in duos angues inter se rixantes incidisse ut utrumque diremisse virga sua. Quare dicunt ex illa die eum sempre caducem gestavisse, qui est virga duobus anguibus ornata.
Versione tradotta
Gli storici ci tramandano che i greci e i romani onoravano molti dei e dee e che molti e diversi tra quelli erano gli onori e gli incarichi. Infatti dicevano che Giove Ottimo Massimo era il padre e il re degli dei e degli uomini, che sua moglie e sorella Giunone era la patrona e protettrice delle donne. Dicevano che veneravano Diana, che chiamano anche Artemide, nei boschi e che suo fratello Apollo presiedesse l'arte della medicina e poetica. Leggiamo in Virgilio e Omero che Vulcano nelle caverne di Atene fosse solito fabbricare i fulmini al fratello Giove.Veneravano anche Mercurio, nunzio e interprete degli dei, e ritenevano che a quello fossero ali ai piedi e sulle spalle, affinchè potesse muoversi più velocemente nell'aria. Narrano anche che quello un giorno sia capitato nel mezzo di due serpenti che litigavano e che gli abbia uccisi con la sua (cerca virga). Per tale motivo dicono che dal quel giorno quello sia stato (cerca caducem), che la (virga) è ornata da due serpenti.
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