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Allport e la teoria della personalità

Allport e le sue teorie: le teorie più importanti dello psicologo, come la teoria della personalità e la natura del pregiudizio.

ALLPORT E LA TEORIA DELLA PERSONALITA’. Tra i rilevanti contributi dell’attività di studioso di W.G. Allport (1897-1967) alcuni aspetti peculiari sono rintracciabili nell’opera Personality, pubblicata nel 1937 e nell’opera The nature of pregiudice del 1954 in cui vengono esposti, rispettivamente, gli studi sulla personalità e quelli più prettamente attinenti all’area della psicologia sociale.  L’opera Personality – che all’epoca in cui venne pubblicata costituì un caposaldo rispetto alle teorie della personalità – costituisce una sintesi delle teorie fino ad allora formulate in questo ambito di indagine a cui si integra l’apporto dell’autore. Le teorie della personalità elaborate nel primo Novecento privilegiarono alternativamente l’aspetto biologico, quello sociale e quello psicodinamico. Il contributo di Allport rappresentò uno sforzo di unione tra queste tre differenti componenti della personalità. Allport evidenziò inoltre come esistessero talmente tante definizioni di personalità da rendere tale concetto estremamente astratto e si occupò di distinguere i concetti di temperamento e di carattere da quello di personalità. Mentre infatti il temperamento sottende il ruolo dei fattori biologici ed ereditari sulla personalità, il carattere rappresenta la connotazione di valore attribuito e di conformità del comportamento individuale agli standard sociali. Allport tentò la definizione di una teoria non riduttiva in cui la personalità esprimesse l’unione dinamica di aspetti biologici, sociali e psicologici che si integrano restituendo una individualità unica e irripetibile. I tratti costituiscono, nella teoria di Allport, disposizioni interne e stabili che rappresentano gli elementi strutturali di base della personalità. I tratti sono stati classificati da Allport in individuali (caratteristici della personalità dell’individuo) e comuni (risultato delle influenze culturali) e si differenziano dagli atteggiamenti sebbene entrambi guidino il comportamento. Allport definisce l’atteggiamento sia come una reazione interna che come una struttura stabile. Come reazione interna induce risposte comportamentali, come struttura stabile guida la percezione e la valutazione degli stimoli.

ALLPORT: LA NATURA DEL PREGIUDIZIO. Il pregiudizio rappresenta per Allport un giudizio anticipato rispetto alla valutazione dei fatti. Tale giudizio anticipato non sarebbe tuttavia solo ed esclusivamente negativo, ma può avere anche una natura positiva. In quanto atteggiamento sfavorevole e ostile, il pregiudizio è definito come un giudizio negativo basato su una generalizzazione falsa e inflessibile che può essere diretta ad un gruppo sociale o ad un individuo in quanto appartenente a quel gruppo. Il pregiudizio implica il rifiuto di mettere in dubbio la fondatezza dell’atteggiamento stesso. Le cause alla base del pregiudizio, sostiene Allport, possono essere molteplici e rintracciabili nei processi cognitivi. Egli inoltre contribuì ad elaborare alcune ipotesi volte a scardinare i pregiudizi e limitarne le conseguenze che si esprimono in comportamenti negativi quali ad esempio la discriminazione e l’esclusione fino alla vera e propria violenza. Nell’ipotesi del contatto, ipotesi rivolta alle dinamiche tra gruppi che, nonostante i numerosi anni dalla sua formulazione è ancora attuale, Allport propone che il contatto diretto e positivo tra gruppi migliori le relazioni tra gli stessi. Il contatto comporterebbe infatti una maggiore conoscenza reciproca, tuttavia esiste una cornice di condizioni necessarie a rendere efficaci gli effetti del contatto. In particolare occorre che il contatto per essere significativo possa essere intimo e prolungato e consentire relazioni profonde; i gruppi coinvolti nella situazione di contatto dovrebbero godere di eguale status; i gruppi dovrebbero inoltre cooperare nel raggiungimento di obiettivi comuni e le istituzioni dovrebbero giocare un ruolo nel favorire l’integrazione promuovendola e sostenendola.

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