AMBIENTI NATURALI DELLA TERRA: RIASSUNTO SUI TIPI DI AMBIENTI NATURALI. Un ambiente naturale è una grande regione della Terra, dotata di caratteristiche omogenee relativamente a diversi elementi: clima, morfologia della crosta terrestre, natura dei suoli, forme di vita animale e vegetale. I principali ambienti naturali sono:
Tundra. Si tratta della formazione di erbe di piccole dimensioni, muschi e licheni, che occupa le parti settentrionali dell’Eurasia dalla Lapponia alla Kamcatka, del Nord America dall’Alaska al Labrador e della Groenlandia. Si prolunga quindi sulle alte montagne, Altai e Montagne Rocciose. Il clima della tundra ha carattere tipicamente nivale con temperature medie annue sempre inferiori allo zero e minime attorno a -35 -50 0C; le precipitazioni sono molto scarse e determinano condizioni quasi desertiche. Durante metà dell’anno, il Sole rimane al di sotto dell’orizzonte; nevicate si hanno per gran parte dell’anno, tuttavia per lo più la neve che si accumula non è molta, sia per l’azione del vento, sia perché la precipitazione totale rimane scarsa. L’estate è breve; il suolo è gelato per tutto l’anno. Tipico abitatore di queste zone è l’orso bianco; altri mammiferi sono la volpe polare, i lemming, la lepre artica e la renna. Tra gli uccelli residenti nella tundra, caratteristici sono la civetta delle nevi e il lagopo; numerosi sono gli insetti, soprattutto ditteri, coleotteri e imenotteri.
Savana. La savana è la formazione vegetale che generalmente s’incontra lungo la fascia arida che corrisponde alla latitudine del Tropico del Cancro e del Tropico del Capricorno: essa è costituita da uno strato erbaceo più o meno continuo, nel quale sono sparsi isolati alberelli. Savane si hanno soprattutto nel continente australiano, nell’America meridionale, in Messico, nelle parti più aride degli Stati Uniti e nelle terre aride dell’Africa. Il clima della Savana è di tipo tropicale arido, con temperature medie annue che variano tra 21 e 28 0C e precipitazioni generalmente comprese tra 250 e 600 mm. La temperatura rimane più o meno costante durante tutto l’anno, però è caratterizzata, da forte escursione giornaliera. Trattandosi di regioni sotto influenza monsonica, le piogge sono limitate ad un periodo ad un periodo relativamente breve; il suolo è molto primitivo, sempre acido ed estremamente povero di nutrienti; la riserva d’acqua è molto scarsa, soprattutto durante la stagione secca e questo determina un imponente sviluppo dell’apparato radicale in profondità. L’ambiente della savana sostiene una fauna numerosa, che comprende ad esempio le talpe, le iene, sciacalli, il leone, il leopardo, la zebra, il rinoceronte.
Deserti. Si indicano come deserti, le aree nelle quali la precipitazione annua è inferiore a 200 mm e la temperatura, elevata durante tutto l’anno, provoca l’evaporazione della scarsa acqua superficiale di origine meteorica; per questi motivi esse risultano prive di vegetazione continua. Il maggiore deserto del pianeta è il Sahara, altri deserti sono ad esempio Kalahari, Namib e Dancalia in Africa; in Sudamerica deserto di Atacama e Patagonia. Vi sono poi i deserti salati, nei quali l’acqua che risale per capillarità e quindi evapora porta disciolte sostanza saline, che si depositano in superficie; queste sostanze determinano un’elevata pressione osmotica nell’acqua del terreno rendono ancora più difficile la vita a vegetali ed animali. L’ambiente desertico viene di tanto in tanto interrotto dalle oasi, avvallamenti naturali nei quali si ha l’affioramento di acque profonde; nelle oasi si hanno condizioni favorevoli ad una vita vegetale ed animale. Tuttavia, le superfici irrigabili sono utilizzate per colture intensive e l’ambiente naturale ne risulta quasi sempre compromesso. La vita dei vegetali del deserto assume forme ed adattamenti del tutto particolare. La vita animale nel deserto è molto ridotta; spesso si tratta di animali che vivono ai margini del deserto e si avventurano in esso soltanto occasionalmente, soprattutto per cacciare oppure pascolare quando sia possibile. Ben rappresentati sono gli insetti, tra cui ortotteri, coleotteri, imenotteri, aracnidi e alcuni molluschi terrestri.
Ambiente montano e alpino. Le catene montuose costituiscono un ambiente naturale che dal punto di vista vegetazionale non presenta caratteristiche peculiari. Il clima è una modificazione di quello centroeuropeo, che viene pian piano raffreddandosi con l’aumentare della quota. I suoli alpini sono caratterizzati da una tendenza all’acidificazione con l’aumentare del livello sul mare: nell’ambito della foresta di aghifoglie sono diffusi i suoli podzolici; nelle parti più elevate le avverse condizioni geomorfologiche mantengono generalmente i suoli in condizioni molto primitive.
Steppa. Le grandi distese pianeggianti in aree a clima continentale temperato o freddo costituiscono le steppe; in Russia e in Siberia le steppe hanno la loro massima estensione. Aree con carattere steppico si trovano anche nel Nordamerica, in Patagonia e nell’Africa meridionale. Caratteristica comune di tali aree è il clima freddissimo in inverno, ma caldo e secco in estate, tale da impedire la crescita della vegetazione arborea. Le specie vegetali maggiormente adattate a quest’ambiente sono le graminacee. La fauna dell’ambiente steppico è assai ricco: ci sono bisonti, roditori, uccelli corridori, rapaci, rettili e insetti.
Taiga. La foresta di conifere aghifoglie, che si estende a sud della tundra in America e in Eurasia, viene chiamata taiga. Le specie arboree sono sempreverdi, tranne il larice; pure sempreverdi sono alcune delle ericacee del sottobosco. Nella taiga si alternano alla foresta di conifere zone umide, che formano acquitrini, paludi e torbiere. La taiga rappresenta una delle maggiori risorse forestali del pianeta. Il clima della taiga è freddo, poco piovoso e con elevata continentalità. Le temperature medie annue sono comprese tra 0 e 5 0C, mentre le precipitazioni variano tra 400 e 800 mm: a causa delle basse temperature l’evaporazione è molto limitata e quindi non si hanno periodi di vera aridità. La temperatura media del mese più freddo è sempre ben al di sotto dello zero. L’ambiente della taiga è vario per la presenza di frequenti corsi d’acqua, laghi, stagni, per lo più circondati da paludi e torbiere. La vita acquatica è ricca, con abbondante fauna ittica.
Foresta tropicale. La fascia equatoriale presenta clima freddo e piovosità abbondante, così da risultare la più favorita per la vita sulla superficie del Pianeta. La foresta che si è sviluppata in queste condizioni viene detta foresta tropicale pluviale, in quanto inclusa nell’area compresa tra l’uno e l’altro tropico, e strettamente legata all’abbondanza di piogge. La foresta tropicale è caratterizzata da una comunità comprendente un gran numero di specie vegetali e animali in cui la vegetazione determina complicate strutture spaziali. Il clima è caldo ed umido; le piogge sono distribuite durante tutto l’anno, senza grandi differenze tra i vari mesi; talvolta può esserci un breve periodo arido. Il clima tropicale è molto uniforme, quasi privo di stagionalità.
Prateria. La prateria è un'area di terra che fa da contorno ai deserti, con una vegetazione composta prevalentemente da piante basse (soprattutto graminacee) ed erbe più o meno alte, a seconda delle precipitazioni annue. Generalmente nelle praterie ci sono pochi alberi. La prateria occupa le zone interne dei continenti dove le precipitazioni non sono sufficienti per lo sviluppo delle foreste di latifoglie.
Regioni polari. Le regioni polari della Terra sono le aree che circondano i poli. L'Artide può essere definita come tutte le terre a nord del circolo polare artico o a nord di 60 gradi di latitudine. L'Antartide è il continente più meridionale della Terra, comprendente le terre e i mari che circondano il Polo Sud, tra i 66 e i 90 gradi di latitudine sud. Il continente antartico ha un clima nivale, con basse temperature durante tutto l’anno e scarse precipitazioni ed è quasi totalmente coperto dalla calotta glaciale. I principali abitatori delle parti emerse sono vari pinguini.
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