Analisi Logica

Come si fa l’analisi logica: regole e dritte

L’analisi logica è un procedimento che ci aiuta a comprendere i vari componenti della frase e ad analizzare le loro funzioni all’interno del periodo. La frase è costruita attorno ad un elemento principale, il predicato (verbo), attorno al quale ruotano tutti gli altri elementi, il soggetto, il complemento, l’attributo e l’apposizione. Per fare una corretta analisi logica occorre quindi capire bene qual è la funzione logica di ogni elemento della frase e quali sono le relazioni che intercorrono tra questi. In questo speciale vedremo quindi quali sono gli elementi considerati nell’analisi logica e come analizzarli nel modo corretto.

Analisi logica, gli elementi che compongono la frase

Per svolgere correttamente l’analisi logica occorre individuare i seguenti elementi:

Soggetto
Predicato
Complemento
Attributo
Apposizione

Soggetto

Il soggetto è l’elemento a cui si riferisce l’azione, lo stato o il modo di essere espresso dal predicato. Di solito il soggetto è costituito da un nome o un pronome, ma anche una qualsiasi altra parte del discorso o un’intera proposizione.

Attributo

L’attributo è un aggettivo, qualificativo o determinativo che affianca un nome o una parte del discorso con funzione nominale con lo scopo di precisarlo attribuendogli una caratteristica o qualità.

Apposizione

L’apposizione è un nome posto accanto ad un altro nome o ad un pronome per descriverlo o definirlo.

Predicato

Il predicato è l’elemento della frase che ci dà informazioni circa il soggetto. Si distingue in:

Predicato verbale: costituito da un verbo predicativo con un significato autonomo (Federica dipinge un quadro)
Predicato nominale: è costituito dal verbo essere e da una parte nominale (aggettivo, nome, pronome) che ne completa il significato (Laura è stanca).

Ecco alcune risorse per allenarsi: Predicato verbale e predicato nominale: esercizi

Complemento

Il complemento è un elemento della frase che arricchisce, completa o specifica il significato. Distinguiamo:

Complementi diretti

Sono i complementi che non vengono introdotti da una preposizione. Essi sono:

Complemento oggetto: è l’elemento su cui ricade direttamente l’azione espressa dal predicato e compiuta dal soggetto. Risponde alla domanda: “chi, che cosa?”.
Complemento predicativo del soggetto e dell’oggetto: sono formati da nomi o aggettivi preceduti da un verbo copulativo (rendere, sembrare ecc…). Il predicativo del soggetto completa il significato del predicato in riferimento al soggetto, mentre il predicativo dell’oggetto completa il significato del predicato riferendosi al complemento oggetto.

Complementi indiretti

I complementi indiretti sono invece introdotti da una preposizione. Ce ne sono tantissimi, ecco l’elenco:

complemento di specificazione: di chi? di che cosa?
complemento di termine: a chi? a che cosa?
complemento d’agente: da chi?
complemento di causa efficiente: da che cosa?
complemento di tempo: si distingue in complemento di tempo determinato (quando?) e complemento di tempo continuato (per quanto tempo?)
complemento di luogo: si distingue in stato in luogo (dove?), moto a luogo (verso dove?), moto per luogo (attraverso quale luogo?)
complemento di mezzo: per mezzo di cosa?
complemento di modo: come?
complemento di compagnia: con chi?
complemento di unione: con che cosa?
complemento di argomento: su cosa?
complemento di fine: per cosa? per quale scopo?
complemento di causa: a causa di cosa? per cosa?
Complemento partitivo: tra chi? tra che cosa?
complemento di denominazione: di quale nome?
complemento di origine o provenienza: da dove? da chi? da che cosa?
complemento di rapporto o relazione: tra chi? contro chi? con che cosa?
complemento di materia: di che cosa? di quale materia?
complemento di limitazione: limitatamente a chi/che cosa?
complemento di paragone: quanto/come chi?
complemento di età: quale età?
complemento di qualità: di che tipo/qualità?
complemento di peso e misura: quanto?
complemento di distanza: a quale distanza?
complemento di stima: quanto?
complemento di prezzo: a quale prezzo?
complemento di abbondanza: pieno di che?
complemento di privazione: privo di che?
complemento di vantaggio o svantaggio: a vantaggio/svantaggio di che?
complemento di colpa: per quale colpa?
complemento di pena: a quale pena?
complemento concessivo: malgrado cosa?
complemento di esclusione: senza chi/che cosa?
complemento di sostituzione o scambio: invece di chi/che cosa?
complemento distributivo: in quale ordine? Ogni quanto?

Hai bisogno di uno schema dei complementi? Consulta la nostra Tabella Complementi

Analisi logica: come si fa

Bene, ora che abbiamo fatto uno schema sintetico su tutti gli elementi da analizzare non dobbiamo fare altro che procedere con l’analisi logica. La cosa importante da fare è porsi alcune semplici domande, così da affrontare questo lavoro con facilità. Ecco i passaggi da seguire:

Scomporre la frase ricordando che:
– vanno considerati insieme articoli + sostantivi e preposizioni + sostantivi
– “non” si considera insieme al verbo
– il predicato nominale è formato da due elementi
– avverbi, congiunzioni, esclamazioni vanno considerati separatamente e rimangono tali
Cercare il predicato: occorre individuare prima di ogni cosa il predicato e capire se è verbale o nominale.
Cercare il soggetto: per trovare il soggetto occorre ragionare sul predicato e porci una domanda: chi ha compiuto o subito l’azione?
Cercare i complementi: si parte dal complemento oggetto (se c’è un verbo transitivo) e poi si prosegue con la ricerca di altri eventuali complementi.
Attenzione ad altri elementi:
– le particelle pronominali mi, ti, si, ci vi possono svolgere varie funzioni (ti ho mandato un messaggio = ho mandato un messaggio a te; a te/ti: complemento di termine)
– l’attributo va unito all’elemento a cui si riferisce