Apud Indos vero patientiae meditatio obstinate usurpatur: nam multi omne vitae tempus nudi exigunt, modo Caucasi montis gelido rigore corpora sua durant, modo flammis sine ulla lamentatione obiciunt. Atque eis haud parva gloria contemptu doloris adquiritur titulusque sapientiae datur. Ea in pectoribus altis et eruditis genita sunt, illud tamen non minus admirabile servilis animus cepit. Servus barbarus Hasdrubalem, qui dominum eius occiderat, graviter tolerabat et subito adgressus interemit. Servus conprehensus est et omni modo cruciabatur, laetitiam tamen, quam ex vindicta ceperat, in ore constantissime retinuit.
Versione tradotta
Invero presso gli Indi la pratica della sopportazione è spesso usata tenacemente: infatti molti escono nudi quasi per tutto il tempo della loro vita, ora espongono i loro corpi con il rigido freddo del monte Caucaso, ora senza alcun lamento li espongono alle fiamme. E non poca gloria si acquisisce da loro, per il disprezzo del dolore, e gli viene conferita la lode di sapienza. Queste cose sono generate nei petti alti ed eruditi, ma ciò che prese l'animo di un servo non è meno meraviglioso. Un servo barbaro mal sopportava Asdrubale, che aveva ucciso il suo padrone, e assalitolo all'improvviso lo uccise. Il servo fu catturato e torturato in ogni modo, tuttavia mantenne molto fermamente nel viso la gioia che aveva ottenuto con la vendetta.
- Letteratura Latina
- Lingua Magistra 1
- Versioni dai Libri di Esercizi