Aneddoti sull'albero di pesco - Studentville

Aneddoti sull'albero di pesco

Ut aliquot scriptores ferunt, persica arbor nomen accepit a Perside, ubi primum reperta est. A Perside Macedones, cum Dareum regem vicissent, in Graeciam novam arborem transtulerunt, ut etiam Graeci eius fructus gustarent; a Graecia translata est in Italiam a Romanis paucis annis post Christum natum. Folium eius est linguae simile, flos subrutilus, fructus foris levi lanugine vestitus, sed intus carnosus, pulpae plenus praeter os durum ac scabrum. Alexander Magnus hanc arborem tantum dilexit ut eam in Aegyptum importaverit ac eius ramis victores coronare voluerit. Mirabilia de persica arbore narrantur: ut Christiani tradunt, haec arbor Iesu Christo cum parentibus in Aegyptum fugienti suam umbram praebuit; quam ob rem imperator Iulianus, cum odium in Christianos haberet, imperavit ut toto Romanorum imperio persicae arbores exciderentur.

Versione tradotta

Come riportano alcuni scrittori, l'albero di pesco prende il nome dalla Persia, dove fu per la prima volta rinvenuto. Dalla Persia, i Macedoni, avendo vinto il re Dario, portarono in Grecia il nuovo albero, perché anche i greci gustassero i suoi frutti; dalla Grecia fu trasferito in Italia dai Romani pochi anni dopo la nascita di Cristo. La sua foglia è simile a una lingua, il fiore rossiccio, il frutto rivestito di fuori di una leggera peluria, ma all'interno carnoso, pieno di polpa eccetto il nocciolo, duro e ruvido. Alessandro Magno amò tanto quest'albero da importarlo in Egitto, e volle incoronare i vincitori con i suoi rami. Si narrano cose meravigliose sull'albero di pesco: come tramandano i cristiani, quest'albero offrì la sua ombra a Gesù Cristo che fuggiva in Egitto con i genitori; perciò l'imperatore Giuliano, sentendo odio verso i Cristiani, ordinò che in tutto l'impero romano gli alberi di pesco fossero abbattuti.

  • Letteratura Latina
  • Maiorum Lingua A
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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