Passato lo spauracchio della fine del mondo con i Maya, ci siamo ritrovati nell’inverno, stagione bella ma terribile, per dirla col poeta spagnolo Alex Susanna.
A un antico inverno è dedicata una poesia di Salvatore Quasimodo (1901-1968), Nobel per la letteratura 1959. In quest’inverno descritto da Quasimodo troviamo “un po’ di sole”, “la nebbia” e “noi fatti d’aria al mattino”. Del resto è esperienza comune che camminare durante le mattine d’inverno, ci fa diventare come aria, frizzanti per rigore e vaporosi per il respiro.
Antico inverno
Desiderio delle tue mani chiare
nella penombra della fiamma:
sapevano di rovere e di rose;
di morte. Antico inverno.Cercavano il miglio di uccelli
ed erano subito di neve;
così le parole:
un po’ di sole, una raggera d’angelo,
e poi la nebbia; e gli alberi,
e noi fatti d’aria al mattino.
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- Salvatore Quasimodo
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