Antigono marcia verso i nemici - Studentville

Antigono marcia verso i nemici

Antigonus cum comperisset intellegeretque se parem non esse paratis adversariis, statuit aliquid sibi consilii novi esse capiendum. Duae erant viae, qua ex Medis, ubi ille hiemabat, ad adversariorum hibernacula posset perveniri. Quarum brevior per loca deserta, quae nemo incolebat propter aquae inopiam, ceterum dierum erat fere decem; illa autem, qua omnes commeabant, altero tanto longiorem habebat anfractum, sed erat copiosa omniumque rerum abundans. Hac si proficisceretur, intellegebat prius adversarios rescituros de suo adventu, quam ipse tertiam partem confecisset itineris; sin per loca sola contenderet, sperabat se imprudentem hostem oppressurum. Ad hanc rem conficiendam imperavit quam plurimos utris atque etiam culleos comparari, post haec pabulum, praeterea cibaria cocta dierum decem, ut quam minime fieret ignis in castris. Iter quo habeat, omnis celat. Sic paratus, qua constituerat, proficiscitur.

Versione tradotta

Quando Antigono lo venne a sapere, perché capiva di non poter competere con nemici ben preparati, stabilì che doveva ricorrere a qualche nuovo stratagemma. Erano due le strade, per poter arrivare dalla Media, dove lui svernava, agli accampamenti invernali dei nemici: la più breve era per luoghi deserti, disabitati per la mancanza di acqua, si poteva però percorrere in circa dieci giorni; quella per cui passavano tutti, comportava un giro più lungo del doppio, ma era largamente provvista di tutto. Se passava per questa capiva che i nemici avrebbero saputo del suo arrivo, prima che avesse compiuto un terzo del percorso; se invece prendeva la via del deserto, sperava di poter cogliere il nemico di sorpresa. Per realizzare tale progetto, fece approntare quanti più otri e sacchi di cuoio poté, inoltre foraggio e cibi cotti per dieci giorni, per far fuoco il meno possibile negli accampamenti. Non rivela a nessuno la destinazione della sua marcia. Così provvisto, parte per la via stabilita.

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  • Cornelio Nepote

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