Gli archi e i sistemi ad essi riconducibili sono stati ampiamente usati nel passato anche recente, grazie all’efficacia statica e alla funzione estetica di questa soluzione.
L’arco è una struttura profondamente assimilata dalla nostra cultura in quanto presente in ogni periodo storico e in ogni forma stilistica; inoltre è uno degli elementi costruttivi maggiormente valorizzati dall’architettura contemporanea per cui la sua conoscenza è da ritenersi fondamentale.
Il funzionamento statico dell’arco si gioca interamente sull’azione della risultante delle sollecitazioni, la quale deve restare all’interno del terzo medio di ogni concio affinchè sia garantita la sola azione di compressione.
Le forze in gioco comportano la presenza di una componente orizzontale che deve necessariamente essere contrastata da una pesante massa muraria o da un tirante metallico ben ancorato.
Le forme degli archi possono essere tantissime:
– arco a tutto sesto (romano)
– arco a sesto acuto (gotico)
– arco ribassato
– arco policentrico ribassato
– arco ellittico
– arco asimmettrico a due centri
– arco rampante
L’arco acquista completa stabilità solo con la collocazione del concio sommale (chiave dell’arco), per cui può essere realizzato esclusivamente mediante l’ausilio di centine che ne sopportino il peso durante l’intera costruzione.
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