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Arte Paleocristiana

L'arte paleocristiana, ovvero la produzione artistica che si sviluppÃ????Ã???Ã??Ã?² nei primi secoli del Cristianesimo.

Per arte paleocristiana si intende la produzione artistica che si sviluppò nei primi secoli del cristianesimo; intendiamo un’arte che richiama la spiritualità cristiana ed ebbe il suo massimo splendore tra i primi decenni del IV secolo.

L’arte paleocristiana deve definire ciò che è infinito e rendere visibile l’invisibile; deve essere letta mediante il simbolo,quindi attraverso le immagini, per cui viene data importanza all’iconografia che è legata esclusivamente a temi religiosi.

I simboli dell'arte paleocristiana

Tra i vari simboli il più importante è la luce, che simboleggia la presenza di Dio, mentre l’ombra ne indica l’assenza; la materia viene vista come peccato; e ciò che noi percepiamo come volume è materia, per cui la figura deve essere raffigurata priva di volume.  

I luoghi di culto paleocristiani

Nel periodo paleocristiano dapprima nacquero le domus ecclesiae, ossia le case private adibite a luoghi di culto, successivamente nacquero le catacombe ed infine le basiliche. Un centro, tutt’oggi, testimone dell’arte paleocristiana è Ravenna; dalla metà del IV alla seconda metà del VI secolo Ravenna si arricchì di numerosi edifici paleocristiani.

Il mausoleo di Galla Placidia

Tra le più importanti testimonianze abbiamo il Mausoleo di Galla Placidia e la basilica di San Vitale. Il mausoleo la cui realizzazione fu voluta da Gallia Placidia per poter conservare le sue spoglie, quelle del marito Costanzo III e del fratello Onorio, presenta una struttura esternamente con forme semplici e geometriche, intorno al cubo centrale si diramano quattro bracci e al di sopra si eleva una cupola posta internamente. L’edificio è interamente realizzato in mattoni, la copertura è realizzata con un tetto a due spioventi sui bracci e a quattro spioventi sulla torre centrale. Le pareti laterali sono costituite da arcate cieche ( ossia arcate che non permettono un passaggio).

La basilica di San Vitale

La basilica di San Vitale è fondamentale per la presenta dei mosaici che ne offrono una testimonianza importante per quest’arte paleocristiana: gli episodi sono tratti dalla Genesi, realizzati con l’accostamento di tessere musive. 

Le catacombe

Le catacombe sono aree sotterranee utilizzate come cimiteri nell’antichità. I cristiani, dopo l’emissione dell’editto di Costantino, intorno al IV secolo iniziarono a costruire edifici adibiti al culto, ossia le catacombe. Prima della realizzazione delle catacombe, i cristiani si riunivano in case private.

Vennero realizzate delle gallerie chiamate ambulacri o cunìcoli dove sulle pareti venivano scavate cavità con forma di parallelepipedo definiti loculi che dopo aver posto il corpo del morto venivano rinchiuse o con lastre oppure con un muro.  

I loculi più importanti erano sormontati da archi e le pareti interne venivano decorate. Le catacombe servivano solo come luoghi di sepoltura e non come luoghi per celebrare i riti; non presentano una struttura particolare, ma si tratta semplicemente di scavi sotterranei; importante è la decorazione pittorica che veniva realizzata con un colore scuro su uno sfondo chiaro, con linee sottili e pochi tratti, i temi tratti sono ripresi dal Vecchio e dal Nuovo Testamento. Con il corso del tempo si perse la memoria delle catacombe ad eccezione di quelle realizzate annesse alle basiliche, un esempio ci è dato da quella di San Sebastiano sulla via Appia.

 

 

  • Storia dell'arte

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