L’Assoluto in Hegel è frutto di un movimento dialettico triadico che vede attuare la sua realizzazione tramite lo Spirito che esce fuori di sé si oppone a sé e ritorna in sé arricchito. Tramite questo movimento dialettico lo Spirito scioglie il finito nell’infinito senza perderne i contorni si arricchisce e diventa Assoluto. L’Assoluto è totalità vivente e autocosciente: spirito, che si manifesta, si determina nella realtà e si conosce nel suo manifestarsi: forme sensibili, natura, storia. L’Assoluto non è sostanza, ma soggetto, è principio del suo svolgimento, movimento del sapere e realizzazione di se stesso. “identità dell’identità e della non identità” questo è ciò che dice Hegel del suo assoluto, al quale si arriva attraverso una dimostrazione. L’ assoluto è processualità perché solo in essa si conferma signore di tutto, l’assoluto non teme l’alienarsi l’uscire fuori di sé perché è questo processo che lo fa tornare a sé arricchito.
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