Ego curiam templumque Apollinis in Palatio cum porticibus, aedem divi Iulii et Lupercal apud Palatinum montem aedifico. Capitolium et Pompeius theatrum magna impensa reficiam et Aquam Marciam duplicabo: nam fontem novum in rivum Aquae Marciae immittam. Forum Iulium et basilicam inter aedem Castoris et aedem Saturni perficio, multa templa deum in urbe reficio, et etiam viam Flaminiam ab Urbe usque ad Ariminum. In meo privato solo Martis Ultoris templum forumque Augustum exstruuntur pecunia praedae belli. Theatrum apud aedem Apollinis aedificabitur et nomen M. Marcelli generi mei habebit.
Versione tradotta
Io costruisco la curia e il tempio di Apollo con i portici sul Palatino, e il tempio del divo Giulio e il Lupercale presso il colle Palatino. Ricostruirò con ingenti spese il Campidoglio e il teatro di Pompeo e raddoppierò l'Acqua Marcia: infatti immetterò una nuova fonte nella condotta dell'Acqua Marcia. Inizio il foro Iulio e la basilica tra il tempio di Castore e il tempio di Saturno, ristrutturo molti templi degli dèi nella città, e anche la via Flaminia da Roma fino a Rimini. Nel mio terreno privato vengono edificati il tempio di Marte Ultore e il foro Augusto con il denaro del bottino di guerra. Sarà costruito un teatro presso il tempio di Apollo e avrà il nome di mio genero M. Marcello.
- Letteratura Latina
- Lingua Viva 1
- Versioni dai Libri di Esercizi