Abstract – scaricare il file per l´appunto completo
La politica e la nuova Atlantide Parallelamente all’ indagine scientifica e alla pubblicazione dei numerosi libri , Bacone , come accennato , intraprende anche la carriera politica ottenendo buoni risultati finchè non arriva l’ accusa di corruzione e l’ allontanamento dalla politica stessa . Le vicende politiche di Bacone sono importanti e ci fanno capire come nella valutazione di un politico si debbano scindere gli aspetti politici da quelli etici , che pur si intrecciano : conviene esaminarli separatamente . La politica di un uomo é buona o cattiva indipendentemente dal fatto che l’ uomo sia eticamente buono o cattivo : può essere onesto eticamente e disonesto politicamente , o viceversa ; chiaramente le due cose in qualche modo si intrecciano . Questo discorso vale per Bacone : é stato evidentemente un politico corrotto , ma un uomo dalle idee politiche positive . Le sue idee politiche emergono soprattutto dall’ ultimo suo libro , la Nuova Atlantide . E’ un testo che va inserito nel genere letterario dell’ Utopia ( ou + topos = luogo che non c’ é ) tipicamente rinascimentale : pensiamo a Tommaso Moro , autore di ” Utopia ” , o a Campanella , autore de ” La Città del Sole ” . Bacone prende palesemente spunto dal mito di Atlantide , l’ isola beata improvvisamente affondata per via della tracotanza dei suoi cittadini , narrato da Platone nel Crizia . E’ senz’ altro interessante notare come Bacone prenda spunto da Platone ( da cui prenderà a prestito anche il mito della caverna ) pur non apprezzandolo affatto . In altre parole , Bacone scrive in polemica con Aristotele il Novum Organum in cui propone una nuova logica , e scrive in polemica con Platone la Nuova Atlantide in cui tratteggia un nuovo stato ideale . Platone a capo del suo stato aveva messo i filosofi , Campanella un sacerdote , Bacone pone invece gli scienziati : si tratta di un’ utopia tecnocratica nella quale , come per Platone , a governare sono i sapienti , ma di differente rispetto a Platone vi é proprio la concezione di sapiente : per Bacone i sapienti non sono i filosofi , bensì gli scienziati , dotati non di un sapere ” inutile ” ( come i filosofi , con il loro sapere per il sapere ) , ma di un sapere pratico , ossia capace di trasformare la realtà e assicurare una vita migliore all’ intera umanità . Sono gli scienziati a detenere il potere e a promuovere il bene dei cittadini . Si tratta comunque di un’ utopia differente anche rispetto a quelle di Tommaso Moro e Campanella , che si ispiravano a motivi morali e sociali : il tema centra della Nuova Atlantide , invece , é da cercarsi nel potere che deriva all’ uomo dalla scienza . Il fine della ricerca scientifica stessa é ” l’ allargamento dei confini dell’ impero umano ” attraverso la conoscenza delle cause e dei moti delle cose . Al centro dell’ intera società utopica , comunque , Bacone mantiene la famiglia , la cui prosperità diventa un affare di stato , quasi come a dire che questo grande progetto utopico deve essere realizzato ( sebbene si tratti solo di un’ utopia ! ) partendo dal privato , dai piccoli amori domestici , per poi coinvolgere , estenders (segue nel file da scaricare)
- Filosofia