BALDASSARRE CASTIGLIONE: VITA E OPERE. Baldassarre Castiglione (1478-1529) è chi meglio seppe delineare la figura dell’uomo di corte nella sua opera il Cortegiano, come una sintesi mirable di perfezione fisica e morale. In questo modo rappresentò quell’ideale di umanità superiore a cui aspirava il Rinascimento nella piena maturtà della sua cultura. Il Castiglione nacque a Casatico presso Mantova, tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. Dopo una solida formazione umanistica divenne uomo di corte a Milano presso gli Sforza, a Mantova dai Gonzaga, ad Urbino dai Montefeltro. Dopo la morte della moglie divenne sacerdote e poi passò al servizio di Clemente VII.
IL CORTEGIANO DI BALDASSARRE CASTIGLIONE: RIASSUNTO. Oltre al Cortegano, Castiglione ci ha lasciato un epistolario di notevole interesse storico, oltre a poesie latine eitaliane. Il Cortegiano è un trattato in 4 libri, in forma di dialogo, che si immagina tenuto in 4 sere consecutive nel 1507, nel Palazzo Ducale di Urbino, intorno ad Elisabetta Gonzaga, moglie del duca Guidubaldo da Montefeltro. Tra gli interlocutori abbiamo Federico Fregoso, Giuliano de Medici, Pietro Bembo, il Cardnale Bibbiena.
- Nei primi 2 libri si attribuiscono tutte le doti fisiche, intellettuali e morali che rendono perfetto un uomo: nobltà di nascita, bellezza, forza, coraggio, intelligenza, cultura, portamento signorile, gentilezza nei modi, buon gusto.
- Nel terzo libro si delinea la perfetta donna di palazzo, cioè la padrona di casa: saggia, modesta, equilibrata, guida e sostegno della famiglia.
- Nell’ultimo libro si parla del fine a cui devono tendere le belle qualità del cortigiano perfetto: dovrà essere un leale consigliere del principe ed indirizzarlo sulla via della virtù.
Il dialogo è intermezzato da novelle, facezie, esempi morali e discussioni sui problemi vitali della cultura del tempo, come quello politico e la migliore forma di governo, la questione della lingua. Il problema politco è trattato con particolare spregiudicatezza, rivelando la libertà di pensiero del Rinascimento.
LA LINGUA DEL CASTIGLIONE. Sul problema della lingua viene affermato che il Cortegiano deve saper arlare con grazia ed eleganza, precisando poi che il linguaggo deve essere di natura composita. Deve provenire dalle diverse corti italiane, scelte tra le più eleganti. La lingua del trattato il Cortegiano è quella elegante, composita e cortegiana che teorizza proprio nell’opera. l Cortegiano fissò per parecchio tempo i canoni ideali di vita superiore, a cui si conformarono aristocratici e uomini di cultura.
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