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Bartolomeo Ammannati

vita e opere di Bartolomeo Ammannati

Bartolomeo Ammannati fu scultore ed architetto nacque nel 1511 a Settignano; la sua formazione artistica si svolse a Firenze presso Baccio Bandinelli e nel 1530 si recò a Venezia dove entrò in contatto con Jacopo Sansovino e collaborò  per la decorazione della libreria di San Marco. Nel 1550 si trasferì a Roma dove su commissione di  papa Giulio III realizzò due altari per la chiesa di San Pietro in Montorio;  dal 1553 lavorò insieme al Vasari e il Vignola per la progettazione di Villa Giulia. Nel 1555 a causa della morte di Giulio III fece ritorno a Firenze entrando a far parte del circolo degli artisti protetti da Cosimo I; a Firenze terminò il vestibolo della Biblioteca Laurenziana, il cui disegno fu realizzato da Michelangelo; disegnò il cortile per Palazzo Pitti, inoltre realizzò il complesso scultoreo con Ettore e Anteo. Nel 1556 partecipò e vinse il concorso per la realizzazione della Fontana del Nettuno e nel  1569 realizzò Ponte Santa Trinita. Nel 1570 su commissione del cardinal Ferdinando Medici realizza la villa Medici sul Pincio e nello stesso periodo realizza anche lo studiolo di Francesco I. Ammannati fu tra i rappresentati del manierismo tosco-romano. Morì a Firenze nel 1590 e fu sepolto nella chiesa di San Giovannino degli Scolopi.

Opere:
o Palazzo Pitti:
il palazzo appartenente a Luca Pitti fu comprato da Cosimo I per la moglie Eleonora di Toledo e commissionò la ricostruzione a Bartolomeo Ammannati, l’intervento avvenne nell’ampliamento del Palazzo con la costruzione di due ali, di un cortile. Sul pian terreno allarga le finestre tra i portoni e chiude i due portoni laterali; sul piano intermedio chiude le aperture poste sopra il portale d’ingresso e ne crea altre finestre. Ammannati ricostruisce il palazzo tenendo in considerazione sia l’architettura che il paesaggio circostante, gli spazi aperti sono realizzati in funzione dell’architettura con la creazione anche di percorsi; sul retro si apre il giardino.

o Fontana del Nettuno: conosciuta anche come Piazza di Nettuno o del Biancone, è posta presso piazza della Signoria.  Ammannati vinse il concorso bandito da Cosimo I de Medici nel 1559; il complesso è realizzato in marmo di Carrara, la figura di Nettuno riprende la fisionomia di Cosimo I ed è rialzata da un piedistallo al centro della vasca, che presenta forma ottagonale; ai lati vi sono altre due statue, quella di Scilla e quella di Cariddi.  Inoltre la vasca comprende anche quattro cavalli con ai piedi un corteo di ninfe, fauni e satiri, due cavalli sono costruiti in marmo bianco e gli altri in mischio rosato.
 

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