BERTOLD BRECHT: VITA E OPERE. Bertold Brecht fu uno degli autori principali del Novecento, soprattutto in campo teatrale. Egli conduce una critica alla realtà moderna nei suoi aspetto storici, sociali ed economici, utilizzando strumenti dell’deologia marxista. Nacque ad Augsburg, in Baviera, nel 1898 da famiglia borghese. Si trasferì a Monaco e poi a Berlino, dove divenne critico teatrale, drammaturgo e regista. Dopo l 1928 strnse rapporti con il partito comunista senza mai iscriversi. Nel 1933, quando i nazisti interruppero una sua rappresentazione, si trasferì in Danimarca, effettuando viaggi a Parig, Londra, New York. Quando le truppe tedesche invasero la Danimarca si rifugiò in Finlandia e successvamente riuscì a scappare verso gli Stati Uniti, dove lavorò ad Hollywood. Inquiito nel 1947 dal Comitato per le attività antiamericane, tornò in Europa e si stabilì a Berlino Est, dove nel 1949 fondò il complesso del Berliner Ensemble. Morì nel 1956.
BERTOLD BRECHT: LE OPERE TEATRALI. Le prime opere teatrali (Baal, Tamburi nella notte, Nella giungla delle città) nascono nel clima convulso del primo dopoguerra ed esaltano forme di asocialità ed energie distruttive, affrontando inoltre tematiche contemporanee. Con l’adesione al comunismo Brecht inizia ad affrontare tematiche sociali e della società divisa in classi:
- Opera da tre soldi, 1928: satira contro la borghesia attraverso la vita dei delinquenti ed emarvinati come specchio del funzionamento della società borghese
- La lnea di condotta, 1930
- La madre, 1930-32
- L’eccezione e la regola, 1930
Negli anni dell’esilio nascono le opere più mature, in cui abbiamo una più complessa problematicità e il positivo e negativo non sono rigidamente divisi:
- Madre Coraggio e i suoi figli, 1939: ambientato durante la guerra del Trent’anni
- Vita di Galileo, 1938-39: incentrato sulla vita dello scienziato, iniziatore della scienza moderna ma anche dell’intellettuale asservito al potere
- L’anima buona di Sezuan, 1938-40: la protagonista si sdoppia in due personalità opposte, indicando che non si può essere buoni in un mondo così cattivo
- Il signor Puntila e il suo servo Matti, 1940-41: sono contrapposti un ricco proprietario terriero e il suo servo
- Il cerchio di gesso del Caucaso, 1944: si esaltano le sane energie popolari
In queste opere prende forma il teatro epico di Brecht. Si tratta di un teatro che vuole contrapporsi al teatro borghese. Secondo Brecht il teatro che dominava all’epoca tendeva a staccare lo spettatore dai problemi reali e gli impediva di pensare. Brecht invece vuole che lo spettatore assuma un contegno attivo, vigile e critico, in modo da arrivare a prendere coscienza dei problemi della realtà. Occorre allora che la totale immersione nella finzione scenica sia impedita da procedimenti che spezzino l’illusione di assistere ad un fatto reale: proiezione di filmati, cartelli con titoli di scene o didascalie. Allo stesso scopo devono contribuire le scenografie e la recitazione degli attori: non devono immedesimarsi nella psicologia dei personagg ma indicarli come dall’esterno. Questo procedimento viene definito da Brecht come straniamento.
Brecht scrisse inoltre poesie, con lo stesso intento politico delle opere drammaturgiche e stimolare la riflessione del lettore.
- Letteratura Italiana