Bisogna essere pazienti - Studentville

Bisogna essere pazienti

«At multa incidunt tristia, horrenda, dura toleratu.» «Quia non poteram vos istis subducere, animos vestros adversus omnia armavi: ferte fortiter. Hoc est quo deum antecedatis: ille extra patientiam malorum est, vos supra patientiam. Contemnite paupertatem: nemo tam pauper vivit quam natus est. Contemnite dolorem: aut solvetur aut solvet. Contemnite mortem: quae vos aut finit aut transfert. Contemnite fortunam: nullum illi telum quo feriret animum dedi. Ante omnia cavi ne quis vos teneret invitos; patet exitus: si pugnare non vultis, licet fugere. Ideo ex omnibus rebus quas esse vobis necessarias volui, nihil feci facilius quam mori.»

Versione tradotta

«Ma capitano molte cose brutte, spaventose, dure da tollerare». «Poiché non avrei potuto sottrarvi a codeste cose, contro tutte ho armato i vostri animi: sopportate(le) con forza. Questo è ciò che può rendervi superiori alla divinità (lett. è ciò con/in cui possiate superare la divinità): quella è al di fuori della sopportazione dei mali, voi siete al di sopra della sopportazione. Non curatevi della povertà: nessuno vive così da povero come quando (quam) è nato. Non curatevi del dolore: o si dissolverà o (vi) dissolverà. Non curatevi della morte: che o vi annulla o vi trasferisce (altrove). Non curatevi della sorte: non le ho dato nessun’arma con cui potesse ferire l’anima. Prima di tutto ho provveduto a che nessuno vi trattenesse contro la vostra volontà (inviti); la via d’uscita è aperta: se non volete combattere, (vi) è consentito fuggire. Perciò, di tutte le cose che ho voluto fossero inevitabili per voi, nessuna ho reso più facile che morire».

  • Letteratura Latina
  • Lingua Viva 2
  • Versioni dai Libri di Esercizi

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